Incidentalità stradale? La Tuscia è terza nel Lazio che, a sua volta, è seconda nazionale per numero di sinistri e quarta rispetto al numero di residenti.

E’ il quadro dell’indagine svolta da AutoScout24 che ha elaborato i dati ufficializzati dall’Istat. Nel 2022, nella provincia di Viterbo, ci sono stati 787 incidenti stradali che rappresentano la media di 255,4 ogni 100 mila abitanti. Rispetto al 2021 si è assistito ad un aumento del 10,4%. Nel Lazio hanno fatto peggio della Tuscia la provincia di Roma, con la media di 387,2 incidenti ogni 100 mila abitanti; Latina (307,6). Numeri migliori, invece, per la Sabina con 232 incidenti ogni 100 mila residenti e la Ciociaria con 219,3.

Nel 2022, in senso assoluto, è ovviamente Roma la provincia con più incidenti, pari a 16.369, seguita da Latina con 1.744; Frosinone (1.026), quindi Viterbo (787) e Rieti (349).

Nel Lazio, nel 2022, ci sono stati 20.275 incidenti con una crescita del 15,9% sul 2021 ed una media di 354,4. La peggiore regione italiana in questa triste graduatoria è la Liguria con la media di 521,5 sinistri ogni 100 mila residenti, seguita dalla Toscana (412,6), Emilia Romagna (375,9) ed appunto Lazio.

Le regioni del Sud sono le migliori con Puglia, Abruzzo, Sicilia, Sardegna e Campania nelle ultime posizioni. Tra le principali cause di incidentalità, rilevate dall’indagine di AutoScout24, ci sono le “cattive condizioni stradali: oltre un quarto del campione ha causato o subito nella sua vita almeno un incidente, anche lieve”; la paura della condotta di altri guidatori (78%); i pedoni (38%); le buche (indicata da oltre la metà degli intervistati). Tra le cause addotte principalmente per chi provoca un sinistro ci sono la distrazione alla guida (64%) e la mancata osservanza della segnaletica o delle norme di circolazione (18%).

Roma risulta la peggiore città italiana sia per numero di incidenti che per il rapporto con la popolazione residente. L’indagine, inoltre, chiarisce che il 60% degli utenti della strada giudica positivamente le norme del Codice della strada e, tra i problemi emersi, c’è anche quello culturale: il 14% degli intervistati giustifica chi si mette alla guida avendo bevuto “poco” e chi, il 12%, chi guida col telefonino in auto senza vivavoce/auricolare “in casi di necessità”.

Oltre il 50% del campione giudica non soddisfacente lo stato delle strade italiane. Specifica paura dei ciclisti è la paura dei mezzi pesanti (38% contro il 15% di tutti gli altri utenti) e solo il 3% reputa che sia pericoloso superare i limiti di velocità.