CERVETERI - «Abbiamo rischiato di chiudere qui la nostra stagione». Gianluca Vannoli, titolare dello stabilimento Ezio alla Torretta di via Navigatori Etruschi, si è rimboccato le maniche dopo le forti le mareggiate di lunedì e martedì che hanno creato danni. L’acque è entrata nella veranda, nelle cabine. I proprietari della struttura in fretta e furia hanno tolto tutti gli ombrelloni dalla spiaggia divorata dalla mareggiata. Anche i colleghi a fianco hanno subito danni, così come a Ladispoli, dove qualche balneare sta seriamente pensando di chiudere la stagione. Intanto è avvenuto un sopralluogo da parte del sindaco etrusco che ha dato una pacca sulle spalle agli operatori colpiti. Nessuna richiesta però di calamità naturale al momento. «Ci tengo ad esprimere la mia vicinanza agli operatori balneari della nostra città – è quanto detto da Elena Gubetti – perché i danni causati dalla mareggiata notturna sono stati importanti: sono certa che la loro determinazione e il loro amore per il mare li porterà a rialzarsi e a farsi trovare pronti per accogliere nuovamente i bagnanti non appena tornerà il bel tempo». Quello che la categoria chiede ormai da svariati anni è un piano per contrastare l’erosione. Mesi fa si è svolta anche una riunione importante tra tutti i comuni costieri del Lazio alla presenza del governatore Francesco Rocca. E Cerveteri non rientra in nessun finanziamento per la realizzazione delle scogliere per la protezione della costa. Il futuro preoccupa sempre di più e l’autunno è alle porte dove nuove mareggiate potrebbero ulteriormente inghiottire ampi tratti di arenile sia pubblico che gestito da privati.

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