PHOTO
LADISPOLI – Semaforo verde per il “Dopo di Noi”, struttura socio-assistenziale attraverso la quale le persone affette da disabilità gravissima non resteranno mai sole, anche se dovessero perdere i genitori. Si è riunita la giunta comunale a palazzo Falcone per approvare, all’unanimità, il progetto tecnico di fattibilità. L’edificio sarà riservato ai “ragazzi speciali” grazie a circa un milione di euro. Non si tratta in realtà di un finanziamento comunale, il progetto nascerà tramite una trattativa con i privati. Il contributo straordinario che il Comune dovrà incassare da un intervento urbanistico al chilometro 38 dell’Aurelia, pari a 951mila euro – aveva chiarito il sindaco, Alessandro Grando - verrà interamente destinato alla costruzione del Dopo di Noi. La giunta ladispolana già lo scorso anno aveva deciso di coinvolgere le famiglie, le associazioni, la Asl e la Regione Lazio, con l’obiettivo di recepire tutte le indicazioni e i suggerimenti utili per edificare una struttura sicura e confortevole che nascerà in via Fratelli Bandiera. «Questa Amministrazione – dichiara il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando – ha sempre dato priorità alle Politiche Sociali e, quindi, alle persone più fragili. La realizzazione di una struttura dedicata al “Dopo di Noi” era inserita all’interno del nostro programma, dunque siamo orgogliosi di aver mantenuto fede all’ennesimo impegno preso con la città. Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso un progetto accogliente e funzionale, pensato per garantire assistenza e sostegno alle persone con disabilità prive del sostegno familiare». Da un commento ad un altro. «La vita di un consigliere comunale – si esprime Eugenio Trani - è fatta di sedute in cui si discutono le questioni quotidiane dell'amministrazione, ma anche di battaglie per ottenere risultati concreti per la comunità. Un esempio di questo impegno è la mia proposta per la realizzazione di questa struttura, destinata a garantire un futuro alle persone con disabilità grave, quando le loro famiglie non ci saranno più. Circa 11 mesi fa portai la questione in aula, dove fui costretto a sollecitare e lottare affinché fosse presa in considerazione. Oggi, posso dire con soddisfazione che l'amministrazione ha approvato la proposta. Nonostante inizialmente l'opposizione l'avesse ignorata per ragioni politiche, la proposta è stata accolta dalla maggioranza e finalmente avrà attuazione»
©RIPRODUZIONE RISERVATA