LADISPOLI – Il boss, scarcerato da Caltanissetta, si trasferirà a Ladispoli. In attesa della sentenza definitiva dello stralcio del processo "Olimpo" che lo vede coinvolto, Antonio Di Martino, rampollo del capoclan di Leonardo 'o lione, sconterà i domiciliari qui in città dove evidentemente ha delle persone di fiducia o parenti. I giudici, come riporta il Metropolis, hanno infatti accolto l'istanza di revisione della misura applicata nei suoi confronti che era stata presentata dagli avvocati. Dunque Di Martino dell’omonimo clan verrà sottoposto ad una nuova misura restrittiva in una città lontana dal territorio d’influenza. Sarebbero diversi gli episodi contestati al figlio del boss Leonardo Di Martino, con l'aggravante anche delle lesioni personali a un falegname che fu punito per non aver versato la somma richiesta. Nel mirino del clan anche un pastificio, vittima di una più ampia rete gestita dalle organizzazioni criminali. “Famiglia” che avrebbe stretto anche dei sodalizi con le ‘ndrine calabresi. E proprio per quanto riguarda l'affare droga, rimangono ancora aperti diversi procedimenti a carico di Antonio Di Martino, condannato (anche in Appello a 4 anni) invece per le vicende estorsive relative all'inchiesta "olimpo". Ora si attende la sentenza definitiva della Corte di Cassazione. Sentenza che Di Martino potrà attendere non più in carcere, a Caltanissetta, dove era detenuto da quando aveva deciso di mettere fine alla sua latitanza, consegnandosi al carcere di Secondigliano da dove era stato poi trasferito; ma ai domiciliari sul litorale romano.

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