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TARQUINIA - E’ stato l’infallibile fiuto dei cani antidroga Ice e Jacpot a permettere ai finanzieri della Compagnia di Tarquinia di smascherare e arrestare un 50enne di Tarquinia con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione è scattata nei giorni scorsi, nell’ambito dell’azione di contrasto dell’illegalità diffusa nel Viterbese ad opera delle Fiamme gialle del Comando provinciale di Viterbo.


I controlli del territorio hanno visto in azione i finanzieri del Nucleo mobile della Compagnia di Tarquinia, comandati dal tenente Pierluigi Licchetta, che hanno predisposto specifici servizi volti al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti sul territorio di competenza, anche con l’ausilio delle unità cinofile del gruppo della Guardia di Finanza di Civitavecchia.
Di fronte all’atteggiamento particolarmente agitato e nervoso del 50enne, incensurato, residente a Tarquinia, sottoposto a controllo, sono scattate ulteriori verifiche.
I cani antidroga in poco tempo hanno individuato la cocaina in possesso della persona fermata. Successivamente, all’esito delle perquisizioni estese ai luoghi di residenza e domicilio del soggetto controllato, i finanzieri hanno trovato un piccolo discount della droga. In particolare, sono stati recuperati circa 60 grammi di cocaina, oltre 184 grammi di hashish suddiviso in 2 panetti, numerose dosi di cocaina e hashish già pronte per lo spaccio, tre bilancini elettronici di precisione e materiale vario per il confezionamento delle dosi.


La sostanza avrebbe potuto fruttare, se immessa sul mercato, circa 8mila euro.
L’operazione si è conclusa con il sequestro di una banconota di 50 euro, ritenuto provento dell’ultima cessione e di quanto rinvenuto nell’abitazione, nonché con l’arresto del pusher per il quale, all’esito della convalida del gip del Tribunale di Civitavecchia, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Non si può escludere che le sostanze rinvenute possano provenire dall’illecito mercato della capitale presso il quale frequentemente si rivolgono personaggi in cerca di facili guadagni derivanti dalla gestione in proprio dell’attività di spaccio. In attesa di giudizio definitivo, giova ricordare che sussiste la presunzione di non colpevolezza.
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