TOLFA - Due giornate dedicate all’arte in tutte le sue forme, alla musica che diventa racconto e al vino come espressione di convivialità. Il 15 e 16 novembre, a partire dalle ore 17, il Polo Culturale di Tolfa apre le sue porte per “Happening al Chiostro”, un evento che promette di trasformare il cuore storico del paese in un palcoscenico vivo, dove creatività e partecipazione si fondono in un’esperienza unica. Organizzato grazie al contributo della Regione Lazio e alla collaborazione di Comune di Tolfa, Polo Culturale Tolfa, Museo Civico Archeologico di Tolfa, ItaliaJazz, Komen Italia e Cittaslow International, l’happening nasce dal desiderio di offrire al pubblico un’occasione di incontro autentico con la cultura, vissuta in modo diretto, aperto e accessibile a tutti. Nel Polo Culturale si svolgerà, quindi, nel weekend un format nuovo per vivere l’arte in libertà. “Happening al Chiostro” non è un concerto, né una mostra nel senso tradizionale del termine: è un’esperienza immersiva, un invito a esplorare e a vivere l’arte in maniera spontanea. Il Chiostro e il museo saranno, per due giorni, un laboratorio di emozioni dove musica, danza, performance visive e degustazioni si intrecceranno senza confini né gerarchie. L’obiettivo è quello di superare la distanza tra artista e pubblico, restituendo alla cultura il suo volto più naturale e umano: quello dell’incontro. Il visitatore non sarà un semplice spettatore, ma parte integrante dell’esperienza: ognuno potrà muoversi liberamente tra le installazioni, assistere ai concerti da prospettive sempre diverse, lasciarsi coinvolgere dalle atmosfere sonore e gustative, oppure fermarsi a dialogare con gli artisti. “Happening al chiostro” è un modo per restituire al Chiostro la sua vocazione originaria: quella di luogo di meditazione, di ascolto e di comunità. A inaugurare la rassegna sarà il progetto “Step Two” con Francesco Pierotti al contrabbasso e Giovanni Benvenuti al sassofono tenore. Un duo che incarna la purezza del linguaggio jazz nella sua forma più essenziale. Nessuna batteria, nessun pianoforte, nessuna impalcatura armonica: solo due strumenti in dialogo costante, due voci che si cercano e si ascoltano nello spazio acustico. “Step Two” è un atto di coraggio e di libertà artistica. Nella loro scelta di togliere tutto ciò che è superfluo c’è l’intento di andare dritti all’essenza, di far parlare le note come parole di un discorso intimo e sincero. Ne nasce una musica densa e minimalista, che oscilla tra silenzio e ritmo, tra improvvisazione e precisione. Ogni suono, ogni pausa, ogni respiro diventa parte di una narrazione che si costruisce davanti agli occhi – e alle orecchie – del pubblico. Per Pierotti e Benvenuti l’essenza del jazz è proprio questo: la comunicazione diretta, la capacità di raccontare senza filtri. Una filosofia che ben si sposa con lo spirito dell’happening, dove la musica non è intrattenimento ma linguaggio universale. La seconda giornata, domenica 16 novembre, sarà invece dedicata a “Raise: Radici”, uno spettacolo potente e visionario firmato da Elli de Mon, musicista e performer veneta che da anni porta avanti un progetto di ricerca sonora e spirituale. “Raise: Radici” è un viaggio musicale che parte da una leggenda antica per raccontare il percorso dell’essere umano attraverso le proprie ombre e la propria rinascita. La voce ruvida e intensa di Elli de Mon si intreccia ai suoni arcaici di strumenti tradizionali e a quelli più moderni, in un linguaggio che abbatte i confini dei generi e delle etichette. Con lei sul palco Marco Degli Esposti (chitarre, synth, cori) e Francesco Sicchieri (batteria), che contribuiscono a creare un muro sonoro vibrante e poetico. Il risultato è un concerto che attraversa registri diversi: dal gospel alla psichedelia, dal rock al canto rituale, fino alla pura sperimentazione elettronica. Una musica che non si limita a intrattenere ma parla direttamente all’anima, capace di evocare paesaggi interiori e ancestrali, tra buio e luce, crisi e rinascita. Ad arricchire l’esperienza saranno le installazioni artistiche di Riccardo Pasquini, eccezionale artista tolfetano la cui ricerca si muove tra scultura, materia e sperimentazione visiva. Dai primi disegni tridimensionali dell’infanzia alle imponenti opere che oggi punteggiano il paesaggio urbano di Tolfa, Pasquini ha sviluppato un linguaggio personale che unisce rigore formale e libertà espressiva. Le sue creazioni, esposte nel Chiostro, dialogano con l’architettura e con la musica, trasformando lo spazio in un luogo di stupore e riflessione. L’arte diventa qui un ponte tra passato e presente, un mezzo per rinnovare il legame con il territorio e con la memoria collettiva. A completare il programma le degustazioni di vini locali e umbri curate dal sommelier Romolo Mellini: i visitatori avranno la possibilità di scoprire sapori autentici e racconti di vigna. Il vino, in questo contesto, non è solo piacere ma cultura: un modo per valorizzare il lavoro dei produttori e per riscoprire la convivialità come atto di condivisione. Domenica 16 dalle ore 17, invece, si svolgerà un appuntamento davvero speciale, un incontro che trascende i generi e le forme. “Strange to meet you”: un dialogo tra voce, elettronica e movimento. Preparatevi a un'esperienza unica, dove la musica improvvisata e la danza contemporanea si fondono in una ricerca continua di senso. Sulla scena, uno spazio fluido in cui i confini tra linguaggi si esplorano e si cancellano. La voce umana, destrutturata e ricomposta, diventa materia sonora viva, intrecciandosi in un dialogo profondo con il gesto. Testi, poesie e frammenti si mescolano in una narrazione fisica e sonora che indaga il dialogo nell'epoca delle relazioni complesse. Protagonisti saranno Elena Paparusso: live set e voce: con lei Mariagiovanna Esposito coreografia e danza.