La  vicenda giudiziaria che ha coinvolto la famiglia Gallo, sfrattata dallo stabilimento Ocean Surf Beach per un contenzioso con la società Ostilia,  in virtù di una sentenza a lei favorevole,  è stata ampiamente trattata nel corso della conferenza stampa tenutasi a Cerveteri per la presentazione della lista civica guidata dal Principe Sforza Ruspoli. Il nobile ha promesso di divulgarla alla stampa estera per portare il caso sulla ribalta internazionale. Massino Gallo, che gestiva lo stabilimento, è padre della bambina cieca abbracciata dal Santo Padre, nel corso di una sua visita presso il centro regionale Sant’Alessio-Margherita di Savoia.  Il principe stesso ha vergato di sua mano il seguente comunicato: «Hanno tolto il mare alla bimba cieca fotografata mentre carezza il volto del Santo Padre in visita ai non vedenti. Una inspiegabile sentenza ha destinato alla lottizzazione abusiva Ostilia una spiaggia di Cerveteri di proprietà demaniale sulla quale operava, con un piccolo stabilimento, il papà della bimba non vedente. Dietro la commovente immagine di Sophie Gallo, la piccola cieca di nove anni la cui foto col Santo Padre è apparsa sulle prime pagine dei giornali, si cela, dunque, l’incredibile vicenda giudiziaria subita dalla famiglia della bambina. Per via di una inspiegabile sentenza emessa nel 2009, la spiaggia su cui sorgeva il piccolo stabilimento, Ocean Surf Beach, gestito, con regolare concessione trentennale, da Massimo Gallo, pescatore e padre di Sophie cresciuta su quel mare, è diventata, sebbene  sia demaniale, di proprietà di una privata lottizzazione il cui abusivismo é stato conclamato da tre sentenze passate in giudicato. Una lottizzazione che da anni dovrebbe essere confiscata ed acquisita dal patrimonio del Comune di Cerveteri a titolo gratuito in base alla legge 380 DPR del 2001 articolo 30 comma 8. L’incredibile vicenda toccata alla famiglia Gallo ha avuto inizio quando la società Ostilia, titolare della lottizzazione abusiva di ben 170 ettari, ha incaricato un CTU di eseguire una perizia sul litorale di Cerveteri. I dati peritali, convalidati da una sentenza, hanno determinato l’inclusione della spiaggia demaniale dove sorgeva il piccolo stabilimento di Massimo Gallo, nei 170 ettari di proprietà della lottizzazione abusiva. Questo in spregio all’articolo 822 del Codice Civile che sancisce l’appartenenza al Demanio dello Stato di spiagge, laghi, fiumi etc. Quanto ai funzionari del Demanio, sebbene sollecitati da Massimo Gallo, non sono intervenuti nella vicenda a difesa delle proprietà dello Stato, come se appunto lo Stato non ci fosse né per difendere i diritti della famiglia della piccola invalida, né per verificare  possibili soprusi. Altrettanto incomprensibile il comportamento, in questa storia, del  sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, il quale, opponendosi alla verifica della linea demaniale, non si è schierato con il pescatore, la bimba cieca e il Demanio, favorendo in questo modo  gli abusivi. Massimo Gallo, spossessato nel 2015 dell’Ocean Surf Beach, è rimasto da solo ad appellarsi contro la sentenza. Appello fissato per il 12 settembre prossimo. Attualmente la sua piccola ma incantevole struttura balneare di stile polinesiano dove si sono formati campioni mondiali di surf come Leonardo Fioravanti e Roberto D’Amico, essendo stata smantellata, versa in un inarrestabile degrado. Quanto alla famiglia Gallo che era impegnata al completo nell’attività gestionale, è stata messa moralmente ed economicamente a terra dalla vicenda che ha tolto anche il mare alla bimba cieca. Massimo Gallo, carabiniere in congedo che fece parte della scorta di Falcone e Borsellino, è stato fatto oggetto di proposte irricevibili avanzategli dagli emissari degli abusivi, nonché di oscure minacce. Il suo stabilimento è stato devastato da un incendio. Ma lui, in nome della legalità, ha continuato e continua a lottare senza cedere ai soprusi. E’ cosa nota che da Ostia a Civitavecchia la costa laziale fa gola ai palazzinari. Ostia come si sa, è stata già commissariata per mafia».