CIVITAVECCHIA – Il sistema di videosorveglianza cittadino cresce ancora: in arrivo 13 telecamere in zona Ghetto. Un dato importante emerso nel corso del convegno “La videosorveglianza come strumento della sicurezza urbana integrata - il modello Civitavecchia e l’esperienza dei comuni laziali”. Ad aprire i lavori il promotore dell’iniziativa il consigliere comunale e delegato alla videosorveglianza Alessandro D’Amico. Un’occasione - grazie al patrocinio di Regione Lazio, comune di Civitavecchia e Anci Lazio - per fare il punto di quanto è stato fatto in città e parlare delle esperienze di altri comandi di Polizia locale grazie all’Associazione Polizia locale comandi del Lazio.

In sala erano presenti, oltre ai comandanti ed ai rappresentanti di decine di Comandi di Polizia Locale del Lazio, il sindaco Tedesco, l'assessore alla Polizia locale Serpa, l'onorevole Battilocchio, i consiglieri regionali Crea, Mari e Tidei, il presidente di Anci Lazio Varone ed i comandanti delle Polizie Locali Berti di Civitavecchia, Lamanna di Monterotondo, De Michelis di Cisterna di Latina, Antonelli di Ciampino e Mariangeli di Santa Marinella.

IL CONVEGNO

Tanti gli spunti emersi nel corso dell’iniziativa. Le nuove telecamere - installate e in via di installazione -, dotate di avanzati algoritmi di riconoscimento umano e veicolare, consentiranno un monitoraggio efficace delle aree critiche della città, contribuendo a prevenire non solo attività criminali, ma anche fenomeni di malcostume e inciviltà. La presenza di queste apparecchiature rappresenta un deterrente importante e offre alle Forze dell'ordine strumenti aggiuntivi per contrastare eventuali illeciti.

IL LAVORO FATTO E I PROGETTI FUTURI

Come ha spiegato Matteo Marinaro di Intellitronika alla Marina sono state installate ben 13 telecamere di ultima generazione e presto diventeranno 16. Discorso simile sul lungomare Thaon de Revel dove sono state posizionati 13 apparecchi. Fondamentale la manutenzione che viene effettuata mensilmente. Presente anche l’altro sponsor tecnologico del Pincio la Hikvision. Per garantire il massimo della sicurezza tutti gli impianti e le cabine sono dotati di allarme e la videosorveglianza funziona sia tramite fibra ottica che con ponti radio.

A margine dell’iniziativa D’Amico ha spiegato che spera di riuscire ad avviare anche la progettazione per quanto riguarda la videosorveglianza a Borgata Aurelia dove basterebbero dai 4 ai 6 apparecchi, l’intenzione è di inglobarla in un progetto prima della scadenza del mandato. Infine, grazie a Smart city si sta avviando la progettazione per coprire corso Marconi, corso Centocelle e zona mercato.

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