TARQUINIA – La Guardia di Finanza di Tarquinia ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia su richiesta della locale Procura, nei confronti di una imprenditrice nel settore dell’abbigliamento, indagata per il reato di cui all’art.2 (Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) del D. Lgs.74/2000, per aver sottratto all’Erario imposte dovute relative agli anni 2019, 2020, 2021 pari complessivamente ad € 23.292.

In particolare, sulla base della ricostruzione scaturita da una verifica fiscale eseguita dalla dipendente Compagnia di Tarquinia, è emerso che la società aveva utilizzato fatture per operazioni inesistenti per € 58.297; il profitto del reato corrispondente alle imposte dovute veniva quantificato in € 23.292.

La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha richiesto ed ottenuto il provvedimento cautelare reale pari all’importo di 23.932 indebitamente sottratto alle casse dello Stato, costituente il profitto dei reati tributari.

Sono stati sottoposti a sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. liquidità di denaro per € 14.982 ed il 49% del diritto di proprietà di un fabbricato, corrispondente ad una quota parte del valore di € 8.310.

All’esito dell’attività ispettiva svolta, è stata contestata alla ditta sottoposta a controllo, anche la violazione amministrativa in materia di lavoro di cui all’art. 18 – comma 5 bis – del D.lgs 276/2003 (occupazione e mercato del lavoro), avendo utilizzato illecitamente manodopera nell’ambito di un appalto non genuino, elevando una sanzione amministrativa per un importo di € 50.000.

 Fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede, l’attività d’indagine condotta testimonia, ulteriormente, il diuturno impegno profuso dalle fiamme gialle viterbesi, nella repressione del fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e dei contribuenti rispettosi delle regole, assicurando l’equità sociale, quale condizione fondamentale per il benessere della collettività.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. La presunzione di innocenza si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA