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CIVITAVECCHIA – L'Osservatorio ambientale attende 4,5 milioni di euro erogati da Enel. I fondi, vitali per la tutela della salute del territorio, sono bloccati nelle casse del Comune di Civitavecchia e il presidente del Consorzio per l’Osservatorio ambientale, Pietro Tidei, ne rivendica il trasferimento. Il presidente, sindaco di Santa Marinella, spiega il perchè della sua azione, in punto di diritto.


«Questi soldi sono dell'Osservatorio ambientale e devono esserci versati - dichiara perentorio Tidei - Lo dico in maniera chiara: sono segnati da un vincolo di destinazione. Il diritto non è un'opzione, il diritto è diritto. Il Comune capofila li ha fatti transitare, ma la destinazione è l'Osservatorio ambientale. Devono andare subito, non 'vedremo'. Subito vuol dire subito. Altrimenti saremo costretti a fare tutto il necessario, da un decreto ingiuntivo al pignoramento della somma dovuta presso la tesoreria comunale».
Oltre ai fondi, cosa sta chiedendo al Comune di Civitavecchia in relazione all'infrastruttura di monitoraggio ambientale?
«Insieme ai 4,5 milioni - sottolinea Tidei - Civitavecchia ci deve dare anche la rete di monitoraggio dell’aria. Sono strumenti essenziali per il nostro lavoro a tutela della salute dei cittadini».
Lei parla di una lite con il sindaco Marco Piendibene, suo amico per quarant'anni, e di avergli scritto due lettere riservate. Non teme che una rottura così profonda, pur essendo dello stesso partito, danneggi la stabilità politica del territorio?
«Io non ci voglio litigare, anche se lui fa di tutto per litigare col sottoscritto - spiega Tidei - Nelle due lettere riservate glielo ho detto chiaramente: i soldi sono dell'Osservatorio. Io qui rappresento un consorzio che include Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa, Allumiere, Monte Romano. Questi comuni non possono rinunciare a ciò che spetta loro».
Lei ha avanzato l'ipotesi che i fondi possano essere usati da Civitavecchia per "coprire qualche buco in bilancio". È un'accusa molto grave. Su quali basi poggia questo sospetto?
«Questi soldi - afferma Tidei - non possono essere utilizzati forse per coprire qualche buco in bilancio del Comune di Civitavecchia e comunque non per entrare a far parte delle disponibilità finanziarie di Civitavecchia. Sono il frutto di un lungo lavoro di attestazione delle ricerche svolte e sono destinati alla qualità dell'aria, dell’acqua, alla salute e alla sostenibilità. L'Osservatorio è l’unico in grado di fare progetti seri. Il Comune faccia in fretta».
Se il Comune non verserà i fondi, quali azioni concrete e immediate attiverà?
«Se non sarà fatta giustizia, io attiverò tutte le misure necessarie per arrivare a una esazione coattiva - scandisce Tidei - Verrà attivato il decreto ingiuntivo e l'obiettivo è che l'Osservatorio e i comuni abbiano i loro soldi. La legge va rispettata: dura lex sed lex. Io sono qui per trasparenza e legalità».
Ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza. Quando avverranno esattamente e perché ha scelto di legarle al versamento dei fondi?
«Mi dimetto il giorno dopo aver fatto tutte queste iniziative e dopo che avrò ottenuto il versamento dei fondi e la consegna della rete - conclude il presidente Tidei - Non mi interessa restare, potevo stare anche altri anni, ma non mi interessa. Mi interessa che quei soldi, frutto di un lungo lavoro, vengano trattati con trasparenza assoluta e vadano spesi a tutela della salute dei cittadini».
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