CIVITAVECCHIA – «Questa mattina intorno alle 8 è stato aggredito un agente della Polizia Penitenziaria in servizio di Vigilanza presso la I sezione Reclusione del Nuovo Complesso Civitavecchia». La segnalazione arriva dal segretario generale Fns Cisl Lazio Massimo Costantino che aggiunge: «Da quando apprendiamo un detenuto, per futili motivi, pare per il suo trasferimento in altra sede – ha spiegato – ha fatto irruzione nel Corpo di Guardia colpendo l'agente, ripetutamente con una sedia. L'agente di Polizia attualmente è stato trasportato al Pronto Soccorso cittadino per le cure del caso. Apprendiamo che altri due soggetti spalleggiavano il compagno ad opporsi al trasferimento. Ci sarebbe stato un lancio verso i poliziotti di alcune bombolette di gas butano accese per poi farle esplodere: l'esplosione provocava il lancio di diversi frammenti metallici».

Ad entrare nel merito dell’episodio anche il coordinatore regionale di Fp Cgil Polizia Penitenziaria Ciro Di Domenico. «Questa mattina, per cercare di evitare che un detenuto ristretto nella Casa Circondariale di Civitavecchia venisse trasferito per motivi di ordine e sicurezza, alcuni detenuti hanno tentato di prendere in ostaggio un appartenente alla Polizia Penitenziaria che è riuscito a divincolarsi solo grazie all’esperienza e a mettersi in sicurezza – ha sottolineato - i detenuti comunque sono riusciti a prendere il controllo della Sezione del carcere e l’hanno tenuta per almeno un’ora esplodendo le bombolette del gas usate per cucinare il cibo in cella, incitando tutti gli altri che hanno risposto con minacce e battiture. Grazie all’intervento della Comandante e del personale di Polizia Penitenziaria in servizio, la situazione non è degenerata, e in carcere ora è di nuovo in sicurezza». 
«Anche oggi - dice Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria - si è sfiorato l’evento di cronaca da prima pagina, ma il Capo DAP Giovanni Russo non può pensare di poter continuare a distrarsi presenziando alle iniziative a favore dei detenuti e voltarsi dall’altra parte fingendo di non leggere i dati e i comunicati quotidiani delle aggressioni dei detenuti nei confronti dei Poliziotti penitenziari. Non è possibile che un Poliziotto Penitenziario debba recarsi al lavoro con la certezza che gli capiti qualche »evento critico« come lo chiamano al DAP. Il Capo del del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria fornisca ai sindacati i dati delle aggressioni dei detenuti contro i Poliziotti che abbiamo chiesto da mesi. Se lui non è in grado di rendersi conto della gravità in cui versano le carceri, si faccia da parte e fornisca le informazioni, almeno avremo modo di confrontarci con i dati reali con chi gli sta sopra. L’omertà e l’inerzia non hanno mai dato buoni frutti».

Per la Fns Cisl Lazi, come ha quindi ribadito Costantino «occorre un intervento immediato da parte degli organi superiori, Prap e Dap per incrementare ulteriormente le unità di Polizia Penitenziaria: servono assunzioni straordinarie».