LADISPOLI – L'emergenza abitativa investe il litorale nord dove da anni si invoca la costruzione di alloggi popolari, di cui non si ha notizia da 30 anni. Situazioni nelle quali le famiglie con bambini a carico sono costretti ad abbandonare abitazioni per sfratto sono numerosi. Giovanni Ardita, ex consigliere di Fratelli d'Italia a Ladispoli, ha denunciato un caso nella zona sud della città. «Giorni fa sono stato interpellato da una signora – afferma Ardita - obbligata ad uscire di casa per delle negligenze burocratiche. Una nonna, con figlia e nipote di due anni, non saprà dove andare e gli amministratori della città per anni, anzichè pensare alla famiglie meno abbienti, realizzando alloggi popolari, hanno lasciando al proprio destino chi ha bisogno di un tetto sopra la testa. Ecco, deve concludersi questa telenovela, è impossibile pensare che Ladispoli, con oltre i 40 mila abitanti, non abbia optato all'edilizia popolare. È ora di dire basta, bisogna attuare delle politiche che vanno in direzione opposta, evitando che molte famiglie debbano subire sfratti e ripercussioni pesanti».

Da Cerveteri invece arriva un'altra storia dove due 70enni che a giorni dovranno fare le valige dall’abitazione di via Morlacca, nel quartiere Tyrsenia. Su di loro pende uno sfratto esecutivo e non sanno dove andare. Per fortuna una persona di conoscenza ha offerto loro con generosità un alloggio ma il futuro per questi due residenti è davvero un rebus e lo hanno anche denunciato pubblicamente.

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