TOLFA - Si è inaugurata pochi giorni fa a Spoleto la mostra "Sculture Leggere” della bravissima artista Eugenia Serafini a cura di Luca Filipponi e Paola Biadetti .In questa esposizione sono proposte alcune opere, dal ricchissimo repertorio della Serafini, in pvc racchiuse in teche di plexiglas, tratte dal Ciclo "L'isola nel cuore", ispirate a dipinti della civiltà minoico/micenea e agli studi di Archeologia approfonditi in gioventù dall'artista alla Scuola Nazionale di Archeologia di Roma. Tra le opere infatti spiccano un volto di fanciulla e di un giovane, che richiamano, solo idealmente per Serafini, gli affreschi del palazzo di Cnosso: La Parigina e Il Principe dei Gigli.A queste immagini mai dimenticate dall'artista fanno da corona alcuni cuori elaborati su lastra di pvc colorata e rifinita con altri materiali in rilievo, materiali innovativi che l'artista usa come elementi per comporre "sculture leggere", come lei stessa le definisce, in contrasto voluto con la solida corposità del marmo e del bronzo usuali, che i suoi colleghi artisti della Accademia di Carrara usavano.Il risultato è effettivamente di grande modernità e originalità e ha suscitato interesse non solo nel pubblico e nella critica, ma anche nei giovani artisti che lei stessa ha formato durante gli anni di Docenza all'Accademia dell'Illustrazione e della Comunicazione visiva di Roma e alla AABB di Carrara.L'amore per la ricerca di forme e materiali e per la sperimentazione ha sempre caratterizzato la produzione e la vivacità artistica di Eugenia Serafini.

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