CIVITAVECCHIA - Ieri sera è venuto a mancare il dottor Giuseppe Crocchianti. Laureatosi in Medicina e Chirurgia nel 1985, Crocchianti aveva 62 anni. Fu tra i pionieri nell'utilizzo del laser in medicina e poi soprattutto in oculistica.



Tra le sue numerose attività si ricordano l'apertura, circa 12 anni fa, del centro Villa Benedetta in viale Nenni e la sua breve esperienza politica che lo portò a candidarsi al consiglio regionale del Lazio nel 2005 con la Lista Storace. Per un periodo fu anche editore, dando vita al mensile Comunica.



Crocchianti fu da subito stimato a livello nazionale per i suoi interventi con il laser. Iniziò la sua attività a largo D'Ardia, lavorando però sempre anche a Roma. 



Poi realizzò il progetto di Villa Benedetta, centro all'avanguardia dove lavoravano alcuni tra i migliori specialisti nel campo della chirurgia estetica, dell'oculistica e della ginecologia. Proprio in quel periodo, però, iniziarono anche i contenziosi con la Asl e la Regione Lazio, peraltro non ancora terminati. Negli anni scorsi, Crocchianti chiuse Villa Benedetta e si trasferì a Roma, dove ha continuato la sua attività come chirurgo estetico, fino a dicembre quando ha scoperto la malattia, già in fase molto avanzata. I funerali saranno celebrati sabato mattina alle 11 presso la chiesa dei Santi Martiri Giapponesi.



ADDIO PINO, UN GENEROSO SENZA MEZZE MISURE. ANCHE NEL SILENZIO DEL CONGEDO



di MASSIMILIANO MAGRI



“Pino”per gli amici, i conoscenti, i pazienti, i detrattori, per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Un uomo dal carattere indomito, un combattente, ogni battaglia, anche la più futile, per lui era quella della vita. Determinato, irruento, pieno di entusiasmo veemente, metteva l’anima in ogni attività in cui si cimentava. Una personalità fuori dalle righe, eccentrico, senza mezze misure, mai banale. Se ti trovavi sulla sua strada avevi due possibilità, salire sulla locomotiva o essere svelto a scansarti per non essere travolto. Difficile imbrigliarlo in schemi e convenzioni, soprattutto nelle relazioni personali. Il suo vissuto quotidiano era sempre proiettato al futuro, a nuovi traguardi. Pioniere della chirurgia ambulatoriale laser applicata all’oculistica e all’estetica riuscì a costruire a Civitavecchia un centro all’avanguardia che dava lavoro a più di cinquanta persone. Si appassionò alla politica e si gettò nell’impresa delle elezioni regionali. Lo conobbi allora, quando mi chiamò a fargli da spin-doctor, gli andai subito a genio per fortuna. Fu il primo in città ad adottare massicciamente nuove tecniche di comunicazione e i sondaggi. Insieme a lui, ad Antonio, a Stefano e tanti altri che gli furono vicini durante questa ennesima avventura, nonostante i toni accesi di quella campagna, passammo momenti di puro divertimento. Si, perché Pino amava fare scherzi, amava ridere insieme agli altri. C’era sintonia. Ecco questa è la parola giusta, con Pino o riuscivi a sintonizzarti sulla sua lunghezza d’onda o non avresti mai apprezzato il buono che c’era in lui. La sua generosità era enorme, disinteressata, nota anche a chi a volte, purtroppo, se ne approfittava. Insieme fondammo il settimanale “Comunica”, da subito per sua volontà con obiettivi ambiziosi di diffusione e trattazione, che ospitò per due anni interventi autorevoli di politici, cardinali, ambasciatori, luminari della medicina, esponenti della cultura e dello spettacolo. Aveva una facilità estrema di conoscere e di "entrare” nelle persone, non aveva filtri, era diretto. Pino non lasciava indifferenti. Pino quando entrava in un locale lo riempiva con la sua presenza. Pino era eccessivo, rumoroso, imprevedibile e ha sorpreso tutti ancora una volta scegliendo di andarsene nel silenzio più assoluto, con dignità e coraggio.