MONTALTO – Interrogatorio di garanzia oggi per Domenico Portici il 61enne dipendente del Comune di Montalto arrestato martedì dalla guardia di finanza di Tarquinia. Portici deve rispondere di peculato ma anche di accesso abusivo del sistema informativo. Gli uomini delle fiamme gialle gli hanno sequestrato beni mobili ed immobili per un danno erariale che sfiora le 600mila euro. L’ex addetto all’ufficio patrimonio, recluso ora presso il carcere di Civitavecchia dovrà rispondere oggi alle domande del giudice per indagini preliminari Chiara Gallo sui reati contestati nell’ambito dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Tarquinia, diretta dal tenente Daniela Vizzino. Portici dovrà fornire spiegazioni sugli oltre 580mila euro di affitti per le case popolari che secondo l’indagine coordinata dalla Procura di Civitavecchia, pm Paolo Calabria, sarebbero stati riscossi dal dipendente comunale ma mai versati nelle casse del Comune. Portici, secondo l’accusa, avrebbe cioè manomesso gli importi riportati nel programma informatico di cui era unico utente ed avrebbe poi consegnato all’ufficio tesoreria somme sugli affitti completamente falsate. Da capire ora dove sia finito tutto il denaro e se soprattutto ci siano altri complici che Portici potrebbe tirare in ballo nell’interrogatorio odierno. L’indagine, come già più volte detto, è stata avviata nell’ottobre del 2012 a seguito di un esposto presentato dal sindaco Sergio Caci che ha rilevato un ammanco di centinaia di migliaia di euro sulla riscossione degli affitti delle case popolari ex Enel, relativi agli ultimi anni di amministrazione dell’era Carai. A far scattare il sospetto è stata la segnalazione bancaria che ha rilevato, nei primi due mesi dell’amministrazione Caci, importi sugli incassi degli affitti ben superiori a quelli degli stessi relativi agli ultimi anni dell’amministrazione Carai, quando cioè i canoni di locazione avvenivano per riscossione diretta in Comune e non mediante il versamento in banca. Intanto il gip ha anche disposto, oltre alla custodia in carcere, anche il sequestro dei beni mobili ed immobili, tra cui fabbricati, terreni, due macchine e una barca cabinata di piccole dimensioni. Sequestrati anche due fucili automatici, una carabina e una rivoltella, nonché munizionamenti di vario tipo, non regolarmente conservati e non regolarmente denunciati alle autorità. Nello stesso contesto operativo, infine, sono stati scoperti e cautelati anche sette pezzi di vasi etruschi di presumibile interesse storico-archeologico, illecitamente detenuti, che, sottoposti a sequestro, verranno affidati alla Soprintendenza per la custodia e la ricognizione tecnico-scientifica. Intanto l’indagine si allarga. (Ale.Ro.)
Domenico Portici davanti al giudice
MONTALTO. Oggi interrogatorio di garanzia per il dipendente comunale arrestato dalla Finanza
Dovrà riferire al gip Chiara Gallo degli oltre 580mila euro di affitti spariti
17 maggio, 2013 • 19:25