VITORCHIANO – Dolore e commozione nel paese per la morte di Samantha Troili. Una donna giovane e forte, una moglie ed una mamma strappata alla vita a soli 35 anni da una terribile malattia. Malattia che ha combattuto con la forza di una leonessa, con grande dignità e incredibile coraggio. 

La bruttissima diagnosi era arrivata nel novembre 2017, quando finisce al pronto soccorso e viene sottoposta ad una tac a causa del mal di testa. “Il mondo mi è crollato addosso e il mio pensiero è andato immediatamente alle mie bambine". Lo aveva raccontato Samantha, che nel 2018 decise di rendere nota la sua malattia, dopo aver affrontato a Belcolle un intervento molto delicato e, soprattutto allora, innovativo perché veniva fatto ancora in pochissimi ospedali italiani: Samantha era stata la prima paziente ad aver subito a Viterbo l'asportazione di un tumore cerebrale da sveglia. 

Quell'intervento, finito sui giornali e di cui tutti hanno parlato, oggi viene ricordato anche da un'amica di Samantha, Annalisa: "Sembrava essere andato tutto bene e in effetti, per un po', è stato così. Ma poi, ultimamente, il tuo nemico si è risvegliato più forte di prima e ha deciso di vincere la guerra. Ma, cara Samantha, il punteggio finale sarà sempre 1 a 0 per te, per come hai affrontato questa battaglia e per il coraggio e la forza che ci hai messo. Non mi aspettavo e non volevo questo epilogo".

Samantha era conosciuta e benvoluta da chiunque la conosce, lascia tantissimi amici e una famiglia che l'ha amata e le è sempre stata accanto. Ma soprattutto due figlie e l'uomo che ha sposato. "Mio marito - diceva di lui Samantha - non mi ha lasciata sola neanche un momento e ogni giorno mi dà forza e mi fa affrontare tutto quello che mi aspetta nel modo più sereno possibile".