di GIAMPIERO BALDI



S. MARINELLA – Disoccupato, cardiopatico e da ieri addirittura senza casa per uno sfratto esecutivo in corso, aveva davanti a se due soluzioni: o farla finita subito senza tanto clamore, oppure fare tanto clamore per vedere se le istituzioni lo avrebbero aiutato. Ha deciso fortunatamente di applicare la seconda soluzione e ieri mattina, Loreto Fresilli, un cinquattasettenne in gravissime difficoltà economiche, ha deciso di incatenarsi al cancello della sede comunale per essere ricevuto dal sindaco. La storia di quest’uomo ha dei capitoli molto dolorosi. Proprietario di una bella casa dove ci viveva con moglie e figli, da qualche anno è in difficoltà economiche perché, nonostante sia stato un gran lavoratore, da tempo non può più fare alcuna attività in quanto malato di cuore e colpito dalla cerrosi epatica. Due figli disoccupati e dopo la morte della moglie si è visto costretto a vendere la casa per pagare i debiti. «Non gli hanno riconosciuto alcuna invalidità ed è per questo che siamo andati a chiedere aiuto ai Servizi sociali - dicono i figli - È passato un anno e non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal responsabile comunale». Sentitosi abbandonato, Loreto Fresilli ha deciso di mettere in atto una forma di protesta per portare all’attenzione della gente la sua situazione. Così, intorno alle 10 di ieri mattina, ha preso una grossa catena e si è legato al cancello. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno ascoltato le ragioni dell’uomo, e subito dopo l’assessore ai Servizi sociali Cucciniello e il vicesindaco Pisacane. Solo qualche ora più tardi è arrivato il sindaco Roberto Bacheca che ha chiesto al Fresilli di togliersi le catene e lo ha invitato nel suo ufficio. Il primo cittadino ha convocato immediatamente la dirigente dei Servizi sociali e dopo una lunga discussione, intorno a mezzogiorno tutte le parti in causa sono uscite dalla stanza del Sindaco con le facce più distese. «Da mesi dormo in una stalla senza gas e senza acqua calda – ha raccontato Fresilli – costretto a pagare un affitto nonostante lo stato di degrado della stanza. Questa mattina (ieri ndr) mi è stato notificato lo sfratto e quindi non so più dove andare. Ho lavorato 37 anni, ho versato i contributi ed ora che sono in difficoltà sono spariti tutti». Il sindaco, sensibile a queste vicende, ha subito attivato la sua segreteria per trovare una soluzione. «I Servizi sociali prima di muoversi vogliono essere certi che il soggetto che deve essere assistito dimostri di essere in uno stato di bisogno e quindi chiede della documentazione – dice Bacheca – Fresilli non è nelle condizioni di produrre alcun atto e quindi ho invitato la responsabile dei Servizi sociali a trovare questa documentazione. Nel frattempo ricovereremo questo signore in un centro di assistenza temporaneo per una settimana. Quando gli verrà assegnata la piccola pensione che gli spetta, potrà tornare a Santa Marinella e lo aiuteremo a pagare l’affitto e le bollette di luce e gas». Chiarita la situazione, il figlio di Fresilli ha voluto ringraziare il sindaco Bacheca, l’assessore Cucciniello e il comandante dei Carabinieri Bernardini per tutto quello che hanno fatto per il padre.