Otto pannelli promozionali attorno al cantiere della Macchina di Santa Rosa, scritti in italiano e inglese, e con le immagini più significative e le informazioni più importanti sul Trasporto. Sono quelle posizionate da alcuni giorni sotto Dies Natalis che, per la prima volta, è stata montata oltre un mese e mezzo prima per fare conoscere ai turisti l’evento e che, come ha precisato Vincenzo Fiorillo nell’incontro di ieri mattina, «è diventato anche meta devozionale con tanti che vengono qui per pregare». Insieme all’aspetto promozionale statico quello dinamico. «Questo montaggio preliminare della Macchina – ha detto la sindaca Chiara Frontini - ci ha anche imposto un programma per rendere vivo quello che accade qui sotto la Macchina che, normalmente, si concentra in una quindicina di giorni e, oggi, invece quasi due mesi. È stato previsto un calendario che inizierà con la prima accensione». «La prima accensione – ha poi spiegato Vincenzo Fiorillo – la faremo domenica 20 luglio alle 21.30. Ritengo importante tenere esposta la Macchina 50 giorni prima del trasporto vista l’esperienza del passato con tanti che vogliono vederla. È un’opportunità che si potrà ripetere. Il ponteggio è sicuro ed è stato aumentato per garantire sicurezza ancora di più». Dopo il 20 luglio, Dies Natalis sarà illuminata, salvo imprevisti, ogni venerdì e sabato dalle 22 alle 24. Ogni sabato e domenica, fino alla fine di agosto, invece, i visori in 3d, messi a disposizione da Archeoares, permetteranno di rivivere tutto il trasporto del 2024. Da sabato 26 luglio sarà possibile effettuare visite guidate dalla partenza di San Sisto fino alla basilica di Santa Rosa, ripercorrendo il percorso dei facchini. I turisti potranno entrare e vedere la macchina fino a circa 3 metri da essa. La sindaca Frontini, nel corso della conferenza stampa, ha ringraziato i Fiorillo per il lungo presidio che faranno alla Macchina fino al 3 settembre. «Dopo la messa a punto della scorsa settimana – ha detto ancora la sindaca Frontini – sono stati installati dei pannelli che raccontano la straordinarietà della macchina, le motivazioni, la storia, l’importanza del riconoscimento Unesco, il percorso, che suor Francesca ci aveva richiesto, il legame tra i facchini e la città. Come target abbiamo immaginato i turisti che verranno con la versione anche in inglese. È una narrazione emotiva con parole scelte per fare capire la partecipazione e il legame forti e profondi che ci sono tra la viterbesità e il trasporto». «Abbiamo la possibilità di raccontare – ha detto il presidente del Sodalizio facchini, Massimo Mecarini – a coloro che non possono esserci il 3 settembre o non conoscono l’evento, la bellezza della nostra festa più importante. Che non solo è la festa della città ma lo è del mondo, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco. Il fatto che sia scritta anche in doppia lingua dà l’ulteriore possibilità ai pellegrini non italiani di capire qual è il sentimento che lega la città e i viterbesi al trasporto. Con la speranza di intercettare il numero più grande possibile di pellegrini che passano dalla Via Francigena e di portarli, magari l’anno prossimo, ad ammirare questa festa bellissima. Perché la macchina è bella ma quando cammina è il vero evento». «Sono felice – ha detto Raffaele Ascenzi, ideatore di Dies Natalis – perché diffondiamo la nostra festa del 3 settembre facendola conoscere sempre a più persone. E soprattutto in quest’anno giubilare che è così importante e ha dei concetti che vengono ribaditi in Dies Natalis: ricordiamo che è una macchina che celebra il giorno della morte di Santa Rosa che, per la Chiesa, è il giorno in cui nasce in Cristo. È un po’ l’anticipazione di quello che i pellegrini andranno ad avere varcando la porta santa. La remissione dei loro peccati la vediamo composta, nella macchina, nelle tre fasi, dalla morte, fase iniziale, poi salendo verso il cielo e Dio vediamo la santa che è libera dai fatti terreni e va in un’altra dimensione. Con la sindaca, il Sodalizio e il costruttore – ha aggiunto Ascenzi – abbiamo chiaro il concetto che la macchina è solo il 3 settembre, quella che vediamo qua è una scultura: la macchina di Santa Rosa è l’unione tra i facchini, la città e la macchina il 3 settembre con le candele accese e tutto il resto» Come dire: la macchina esposta qui è utile per esporre il messaggio «ma nessuno svela quello che sarà il 3 settembre» ha concluso Raffaele Ascenzi.