LADISPOLI - Stava camminando a piede nei pressi degli istituti scolastici superiori di Ladispoli quando le si è accostata un'auto con all'interno due donne che si sarebbero spacciate per "dottoressa della Asl". Protagonista della storia, raccontata sui social dalla nipote, un'anziana signora. Secondo il racconto, una delle due donne, dopo aver fino di essere un medico dell'azienda sanitaria, le avrebbe chiesto «se l'avesse riconosciuta, come si sentiva e dove abitasse. Fortunatamente - prosegue il racconto - è stata brava a defilarsi». Ancora un tentativo di raggiro ai danni degli anziani dunque. E secondo le testimonianze non sarebbe un caso isolato. Sempre sui social, infatti, un altro utente invita alla prudenza: «Stanno giranto per Ladispoli tre persone, con macchina scura che affermano di essere della Asl e cercano di entrare in casa degli anziani. È stata fatta denuncia alla polizia, ma diffondiamo voce». E della vicenda è venuta a conoscenza anche l'azienda sanitaria Rm4 che invita alla prudenza. «Riceviamo segnalazioni di individui che si spacciano per dipendenti della Asl al fine di commettere frodi e raggiri. La sicurezza dei cittadini è la nostra priorità assoluta». Dall'azienda sanitaria lanciano anche qualche consiglio utile per evitare il raggiro: «Verificate che il dipendente indossi la divisa o il cartellino di identificazione della Asl. I dipendenti della Asl non chiederanno mai informazioni personali sensibili. Non fornite dati come numeri di conto bancario, password o codici di sicurezza. In caso di dubbi sulla legittimità di un dipendente della Asl, contattate l'ufficio o il reparto utilizzando numeri di telefono ufficiali o il sito web ufficiale. Le visite a domicilio della Asl sono preannunciate. In caso di incontri non programmati, richiedete sempre l'identificazione e contattate l'ufficio della Asl competente per confermare la visita. Segnalate immediatamente alle autorità competenti e alla Asl qualsiasi incontro o contatto sospetto con falsi dipendenti della Asl. Non lasciatevi ingannare! La sicurezza è la nostra priorità».
La nuova “tecnica” dei malviventi, va ad aggiungersi a quella dei finti preti che nelle settimane scorse ha visto interessata non solo la città balneare ma anche la frazione di Valcanneto. Anche in questo caso si trattava appunto di raggiri, come specificato da diverse parrocchie locali.

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