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CIVITAVECCHIA – «In merito all'enorme disservizio relativo alla mancanza di linea internet di tutta la zona di Corso Marconi e zone limitrofe, che alla data odierna del 30 Agosto 2023 non è stato purtroppo ancora risolto, richiediamo con urgenza che lo stesso venga ripristinato nel minor tempo possibile». Inizia così una nota a firma di Cristiano Avolio del consiglio direttivo Confcommercio litorale nord che interviene sul grave disagio che cittadini e attività commerciali stanno vivendo in queste settimane. Non avere internet nel 2023 significa dover rinunciare ad una serie di strumenti come, tanto per dirne uno, il pos per i pagamenti elettronici. Rallentamenti, disagi e perdita di incassi notevole, basti pensare che sono pochi i crocieristi ad utilizzare il contante. «Al contempo - prosegue Avolio - siamo vicini a tutti i commercianti, che da un lato si vedono obbligati ad utilizzare per i pagamenti gli strumenti digitali ma che dall'altro sono e restano impossibilitati a farlo. Soprattutto gli siamo vicini perché questa problematica è iniziata intorno al 20 Agosto e da quello che abbiamo percepito, si risolverà non prima del 04 Settembre, causando un enorme perdita per Tutti». Un disagio che è anche l’occasione per guardare avanti e pensare ad un restyling dell’intero Corso per stare al passo con i tempi. «In un’era dove la digitalizzazione è ormai presente - spiega Avolio - e con l'enorme consapevolezza relativa alla crescita ed all'importanza dei flussi crocieristici vogliamo lanciare una richiesta di aiuto e di attenzione agli uffici comunali. Corso Marconi, così come tutta la città, necessita di una revisione molto importante relativa alla propria internazionalizzazione e soprattutto finalizzata all'aumento della qualità di vita della cittadinanza tutta. Servono strade ed ambienti sempre più accoglienti, che facciano vivere agli "utenti" sensazioni ed emozioni uniche, bisogna sviluppare una mobilità alternativa così come esiste l'assoluta necessità di digitalizzare tantissimi servizi. Civitavecchia è una città che va rivista sotto molti aspetti, sicuramente possiamo partire replicando ed adattando idee e concetti che già funzionano nelle più grandi capitali europee». Insomma per la Confcommercio è necessario quel cambio di passo auspicato da tempo ma mai arrivato. «Restiamo come sempre - conclude - disponibili ad una condivisione più ampia con l'Amministrazione Comunale e con tutti quegli enti che ritengano di avere la nostra stessa visione».
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