S. MARINELLA – Il consiglio comunale di ieri ha approvato all'unanimità due mozioni riguardanti la situazione a Gaza, segnando una posizione forte e condivisa. Hanno votato a favore anche i gruppi di minoranza Forza Italia, Coalizione Futuro e Lista Fiorelli, a dimostrazione di un consenso bipartisan sulla gravità della crisi umanitaria in corso. Il sindaco Pietro Tidei ha espresso grande soddisfazione, dichiarando “siamo il primo Comune che leva la voce a favore di Gaza, per la pace e per il riconoscimento di due popoli e due Stati. Speriamo che il nostro appello non cada nel vuoto”. Le mozioni approvate, riflettono la volontà del Comune di schierarsi attivamente in un dibattito di portata internazionale, ponendo l'accento sulla necessità di azioni immediate per alleviare le sofferenze della popolazione palestinese e promuovere una soluzione duratura al conflitto. La seconda mozione, approvata con lo stesso esito, propone di ospitare a Santa Marinella la famiglia di Al-Najjar, sia il piccolo Adam che la mamma Alaa al-Najjar, la dottoressa palestinese che ha perso nove dei suoi dieci figli in un attacco israeliano a Gaza. Nella mozione si legge che “il consiglio comunale di Santa Marinella esprime profonda preoccupazione per la catastrofe umanitaria a Gaza, pur condannando l'attacco di Hamas del 7 ottobre. La mozione impegna il Sindaco e la Giunta a richiedere la cessazione immediata dell'aggressione militare israeliana e il ritiro da Gaza, condannando le azioni militari che hanno causato sofferenze civili. Si chiede agli Stati Uniti e all'Italia di abbandonare le politiche di veto o astensione alle risoluzioni Onu per la pace e gli aiuti. Il consiglio sostiene il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese, la soluzione a due stati con Gerusalemme est capitale e condanna qualsiasi trasferimento forzato della popolazione di Gaza. Si invita la comunità internazionale a imporre sanzioni e agire per fermare il genocidio”. La mozione propone una conferenza internazionale di pace e un cessate il fuoco immediato con osservatori Onu, l'apertura di corridoi umanitari e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Infine, si rivolge a Israele, esortando il riconoscimento reciproco per la pace, e agli Stati Uniti, chiedendo di agire per giustizia anziché egemonia. Il consiglio sottolinea l'urgenza di agire, considerando la pace in Palestina un debito morale. La consigliera di maggioranza Maura Chegia, ha proposto al consiglio comunale di ospitare la famiglia di Alaa Al-Najjar, la dottoressa palestinese che ha perso nove dei suoi dieci figli in un attacco israeliano a Gaza. La mozione sottolinea l'impegno già espresso dal Comune a favore del popolo palestinese e richiama l'articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra. L'obiettivo è offrire cure ospedaliere al figlio sopravvissuto presso l'ospedale pediatrico Bambino Gesù e sostenere l'accoglienza della famiglia a carico dell'amministrazione comunale.

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