CERVETERI - La Polizia di Stato ha eseguito alle prime ore di stamane un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, assicurando alla giustizia otto pericolosi appartenenti al clan malavitoso dei Casamonica operante nella capitale con ramificazioni criminali nei territori di Nettuno, Genzano, Lanuvio e Cerveteri.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di polizia Vescovio sono durate complessivamente un biennio ed hanno permesso di documentare lo spessore criminale del clan che ha, in pochissimo tempo, soggiogato alla sua volontà noti imprenditori commerciali della capitale in un vorticoso giro di prestiti usurari (con interessi elevatissimi) che venivano concessi attraverso la vendita simulata a compiacenti acquirenti, segnalati dal clan, di macchine, gioielli, orologi di pregio a fronte del rilascio di effetti cambiari da parte della vittima e, successivamente, riacquistati dal clan con il pretesto di “scalare” il debito pregresso.

Da quanto emerso nel corso dell'inchiesta venivano applicati tassi di interessi usurai che, in qualche caso, arrivavano fino al 76.000% annuale. Una delle vittime del gruppo, a fronte di un prestito di 20.000 euro, avrebbe restituito ai Casamonica 1,8 milioni di euro in sei anni. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, i prestiti venivano concessi attraverso la vendita simulata a compiacenti acquirenti segnalati dal clan, di macchine, gioielli, orologi di pregio a fronte del rilascio di effetti cambiari da parte della vittima. Oggetti che, successivamente, venivano riacquistati a prezzi irrisori dai Casamonica con il pretesto di "scalare" il debito. Alcune donne della famiglia, che per rientrare del prestito di denaro fatto all'imprenditore pretendevano dallo stesso oggetti di arredamento che la vittima sottraeva alla propria attività commerciale. Tra gli indagati, a finire in manette sono Consilio Casamonica (detto Tony il meraviglioso), i figli di quest'ultimo Enrico e Antonio, Antonio Garofoli e Diego Casamonica. Contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari sono state eseguite numerose perquisizioni locali nella Capitale e nei centri di Nettuno, Genzano, Lanuvio e Cerveteri nei confronti di aziende riferibili allo stesso clan Casamonica.