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ALLUMIERE - Ad Allumiere e in tutto il territorio dolore e incredulità per la morte di Simone Torroni, uno dei migliori ragazzi del comprensorio.
La parrocchia di Nostra Signore di Lourdes di La Bianca non è riuscita ieri pomeriggio a contenere la grandissima folla di persone che hanno voluto salutare per l'ultima volta Simone Torroni. Nella chiesa della frazione del comune di Allumiere don Ivan Leto, don Roberto Fiorucci e don Augusto Baldini hanno concelebrato il funerale del ragazzo la cui scomparsa, davvero troppo prematura, ha sconvolto tutti.


Tra i presenti il sindaco di Allumiere, Luigi Landi, il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, la sindaca di Tolfa Stefania Bentivoglio, l'assessora di Allumiere Romina Scocco, la consigliera del comune di Allumiere Noemi Vernace, i carabinieri di Allumiere, i volontari della Croce rossa e della Prociv, l'assessore di Civitavecchia Daniele Perello, il comandante dirigente della Polizia locale di Civitavecchia Ivano Berti con tre vigili di Civitavecchia e il Gonfalone, la dirigente dell'ufficio Cultura, Gabriella Brullini.


Non sono mancati i tecnici e gli operai del teatro Traiano. Nel piazzale della Chiesa sono state poste moltissime sedie, ma nonostante ciò non è bastato per accogliere tutti. Sul muro uno striscione commovente: "Ciao Simone" con due bellissime foto della meravigliosa creatura troppo presto salita al cielo. Nella chiesa un mare di fiori per onorare quel fiore più bello che è stato Simone.


Nonostante il gran numero di persone si è vissuta la preghiera prima e il funerale dopo in un grandissimo silenzio rotto dai singhiozzi di tutti. Anche il cielo era cupo e triste per la prematura e ingiusta morte dell'eccezionale ragazzo di La Bianca Simone Torroni, una vita spezzata che ha atterrato i suoi eccezionali genitori. Estroverso, simpatico, bello, umile, intelligente, empatico, generoso, lavoratore, appassionato delle moto e della Contrada La Bianca, innamoratissimo della sua bellissima e dolcissima fidanzata Delia, attaccatissimo ai suoi fantastici genitori Luisa e Maurizio e a tutta la famiglia. Simone era un amicone, aveva sempre la battuta pronta; era iperattivo, buonissimo, intelligente, sempre pronto a ridere, ad aiutare, a portare il sorriso e a "fare" tutto con il massimo impegno. Simone colpiva tutti con la sua simpatia e il suo modo di fare; colpiva per quello sguardo canzonatorio e quel suo modo di alzare il sopracciglio; colpiva per il suo rendersi sempre disponibile e il suo essere educato, generoso e tuttofare. Colpiva per la sua voglia di vivere e di sognare e per la voglia di stare insieme, di fare gruppo.


Simone, il 28enne di La Bianca, sabato notte è prematuramente scomparso al Policlinico Gemelli di Roma dopo un lungo intervento e vari giorni in terapia intensiva. Durante una gara di motocross su pista a Vetralla lo scorso 18 maggio ha avuto un incidente probabilmente dovuto ad un problema meccanico; è stato soccorso dal personale del 118 e dell'elicottero Pegaso dell’elisoccorso. Il motocross era il suo sport del cuore. Simone amava svisceratamente i suoi genitori e se ne sentiva responsabile; amava la Contrada La Bianca e, in particolare, il suo gruppo di sbandieratori (con cui aveva condiviso e festeggiato la vittoria al Palio come Miglior Gruppo Sbandieratori). Amava la palestra dove aveva forgiato il fisico e ci teneva a stare in forma.


I suoi meravigliosi genitori Luisa e Maurizio, sono due persone splendide e hanno cresciuto Alessio e Simone nel migliore dei modi. Non meritavano di vivere questa seconda sciagura. Delia è una ragazza bellissima e bravissima: lei e Simone erano una coppia fantastica e lui l'adorava. Tutta la famiglia e la comunità si sono stretti intorno a loro. Molto toccante l'omelia di don Roberto: "Carissimi Luisa, Maurizio, Delia, famigliari e amici della comunità di La Bianca, Allumiere, Tolfa e Civitavecchia, il momento che stiamo vivendo è carico di dolore. La morte è l'unica certezza che abbiamo nella vita, ma nonostante ciò questa ci coglie di sorpresa e pure stavolta ci ha fregati - ha sottolineato don Roberto - vorrei dire tante cose, ma non ci sono parole per alleviare il dolore: anche il più sapiente, il più ispirato e il più istruito troverebbe oggi difficoltà a trovare parole giuste per tirarvi su. Le parole umane di fronte a questa morte non bastano. Il Vangelo che abbiamo letto parla di speranza, di luce per illuminare le tenebre che stiamo vivendo dopo la morte di Simone. Dal giorno dell'incidente abbiamo sempre pregato per la salute di Simone, invece siamo qui a chiederci perchè un ragazzo nel fior fiore degli anni è morto e perchè la sua famiglia debba aver pianto prima la morte di Alessio e ora quella di Simone. Di fronte a questo mistero la risposta non c'è. Cari genitori non vi domandate più il perché di questa sciagura: fino a che saremo sulla Terra non riusciremo mai a rispondere a queste domande. Riflettendo sul Vangelo vedo in Maria di Magdala voi Luisa, Maurizio e Delia e nei due angeli Alessio e Simone. Ricordiamoci che una vita riuscita dipende non dal numero degli anni vissuti, ma nella qualità della vita e nel segno che si lascia: guardando alla moltitudine di gente che piange Simone si può affermare di certo che ha lasciato un bellissimo e profondissimo segno". Don Augusto Baldini a fine messa ha invece sottolineato: "Carissimi Luisa e Maurizio, carissima Delia, carissimi famigliari, carissimi amici in questa messa sto sentendo un clima di dolore ma anche di grande preghiera. È una grande tragedia che mai avremmo voluto vivere. Conoscevo entrambi: ho raccolto l'ultimo respiro di Alessio e conoscevo il cammino bello di Simone. Loro due continueranno ad essere gli angeli e i protettori di tutta la comunità. Tutti noi ci stringiamo a voi eccezionali e carissimi genitori così provati, ma la forza per andare avanti ve la daranno i vostri due angeli Alessio e Simone". Don Ivan, invece, ha sottolineato: "Io sono l'ultimo arrivato e non ho avuto la fortuna di conoscere questo meraviglioso ragazzo, ma ho capito dai discorsi, dalle cose che ho letto, dalle testimonianze, la grandezza, la bellezza e la mitezza di Simone che in 28 anni è riuscito a fare tanto e a lasciare un segno veramente importante. Sono vicino ai genitori e ai famigliari". Veramente stupenda ed emozionante la lettera letta dalla cugina Sabrina Scocco che ha delineato perfettamente Simone.
Al termine della messa il feretro è uscito dalla chiesa ed è stato accolto da un applauso di dolore e di saluto da parte di tutti. La cugina Livia lo ha salutato con i palloncini bianchi. Una volta dentro la bara nell'auto funebre don Ivan ha benedetto la salma e poi tutti hanno seguito in un silenzio tombale il carro a piedi fino al crocifisso e qui, tra le lacrime e i singhiozzi è stato salutato Simone. Il feretro è stato poi trasportato al cimitero di Allumiere dove è stato sepolto insieme al fratello Alessio.
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