CIVITAVECCHIA - Se non avesse fatto il poliziotto, probabilmente avrebbe avuto una strada spianata nel mondo dell’animazione: l’allegria ha sempre rappresentato il biglietto da visita di Gianluca Pecce. L’arte dello scherzo e della battuta, la singolare predisposizione ad ironizzare praticamente su tutto, l’innata capacità di strappare un sorriso anche alle persone più tristi. Questo è sempre stato per tutti Gianluca, un ragazzo simpatico, capace però di essere serio e diligente sul lavoro. Al commissariato di Civitavecchia ha messo piede per la prima volta circa quindici anni fa, riuscendo in poco tempo a conquistare tutti. Un poliziotto capace, tenace, coraggioso e con tanta voglia di fare, impiegato prevalentemente sulle volanti e all’Informativa. Da assistente capo, quella qualifica che in Polizia di Stato significa esperienza, tempra, prima linea e affidabilità, Gianluca Pecce ha dato sempre prova di essere in gamba, di saper ‘‘congelare’’ in un secondo l’attitudine allo scherzo per vestire i panni del poliziotto serio e preparato. Battuta sempre pronta, generosità e determinazione da vendere. Una determinazione che è stata la sua vera arma, quella che gli ha permesso di combattere da vero guerriero la sua battaglia contro la malattia. Non si è mai arreso, ha stretto i denti e lottato senza mai tirarsi indietro, senza mai privare del suo inconfondibile sorriso le persone a lui care. Si è spento a 49 anni, tra le lacrime di tanti colleghi del commissariato di Civitavecchia che lo hanno sempre considerato un fratello. A loro ha lasciato in eredità un grande insegnamento: la capacità di combattere anche le battaglie più difficili a testa alta, fino alla fine e con il sorriso sulle labbra. Lunedì alle 11,30 i funerali in cattedrale.  Alla sua Famiglia le condoglianze della nostra redazione. 

Fa.Mar.