CERVETERI – «Andiamo avanti, Cerveteri va avanti». ha voluto mettere i puntini sulle i la sindaca, Elena Gubetti, all’indomani del consiglio comunale in cui è stata presentata una mozione di sfiducia nei suoi confronti. In 11 l’hanno sottoscritta, come nelle previsioni della vigilia (Gianluca Paolacci, Lamberto Ramazzotti, Salvatore Orsomando, Wilma Pavin, Emanuele Vecchiotti, Luca Piergentili, Luigino Bucchi, Alessandro Fondate, Federico Salamone, Laura Mundula e Alessio Vito Lasorella), mentre 12 l’hanno respinta. Era assente in aula, ed era prevedibile anche questo, Nicolò Accardo, consigliere comunale di Noi Moderati. Insomma, il muro ha retto e già si sapeva che al Granarone non ci sarebbe stato il colpo di scena. Gubetti ha affidato alla sua pagina Facebook delle riflessioni, rispondendo di fatto agli esponenti di opposizione che volevano mandarla a casa prima del tempo. «Questa mattina, come ogni giorno, siamo tornati al lavoro – scrive il primo cittadino etrusco - perché amministrare non è una scelta individuale, è un impegno collettivo. È un patto con i cittadini, basato sulla coerenza, sulla responsabilità e sul rispetto del mandato che ci hanno affidato. Nel nostro ruolo, il senso del dovere e la coscienza non mancano mai». Si è parlato per ore, ognuno ha motivato il proprio voto puntando il dito sulle tante criticità che attanagliano il territorio cerite. «Nessuno di noi – prosegue Gubetti - ha chiesto di fare questo percorso per ambizione personale. È stato un impegno nato da una visione condivisa, dalla volontà di portare avanti un progetto di sviluppo che viene da lontano e che non può essere interrotto. Sappiamo che ci sono ancora molte cose da migliorare, tante sfide da affrontare. Lo riconosciamo con umiltà. Ma sappiamo anche che stiamo lavorando, con serietà e trasparenza, per realizzare ciò che abbiamo promesso ai cittadini. Cerveteri ha già pagato un prezzo altissimo per divisioni e crisi politiche. Non merita di tornare indietro. Non merita paralisi, incertezze o commissariamenti». E ora che succederà? La giunta ha retto già la crisi determinata lo scorso anno dai civici che si sono poi ricongiunti alla maggioranza dopo qualche mese ed è difficile una capitolazione. Insomma, si andrà avanti fino al 2027, anno in cui i cerveterani torneranno alle urne.

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