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CERVETERI - «Difficile lavorare in queste condizioni». In sottorganico e alle prese con i cronici problemi strutturali di una caserma obsoleta, per gli agenti della Polizia locale ora anche l’impossibilità di trovare un po' di refrigerio in ufficio visto che manca l’aria condizionata. In questo periodo di afa terribile non è proprio il massimo per i vigili urbani cerveterani costretti ad azionare il ventilatore ma nemmeno per gli utenti in fila allo sportello. «La situazione è sempre la stessa se non peggiore – è quanto detto da Stefano Moriggi del gruppo sindacale Csa Ral – abbiamo chiesto accesso agli atti dopo l’ispezione Asl per conoscere l’esito. Ritengo sia molto grave la situazione anche per come stanno lavorando gli agenti in una sede rovente senza impianto di condizionamento. Speriamo avvenga presto il trasferimento nella nuova caserma». Un tema questo quasi all’ordine del giorno con il trasloco del personale slittato di anno in anno. Forse il 2025 sarà l’anno buono perché il bando è partito e tre privati sono considerati out dalla richiesta quindi ne è rimasto soltanto uno. Non è chiaro quando avverrà il trasferimento e gli agenti dovranno ancora resistere in un edificio mal ridotto e sotto i riflettori degli ispettori Asl mesi fa per via delle denunce sindacali. Tanti i nodi irrisolti evidenziati nella lettera indirizzata al dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Civitavecchia e anche allo Spresal di Bracciano a tutela della sicurezza dei lavoratori. «La vestizione e svestizione della divisa si svolge in spogliatori sprovvisti di spazi minimi e panche necessarie per rendere tali operazioni sicure». E ancora: «Manca un’uscita di emergenza con apertura a spinta verso l'esterno». Continui rischi per il personale: «In questi ambienti di lavoro coesistono promiscuità con quadri elettrici e quadri di prese telefoniche i cui cavi a terra sono sistemati in maniera approssimativa». Pericolo di incendio per il box sottostante: «Le pareti sono ingombre di suppellettili varie a rischio di infiammabilità». Più di 20 agenti operano in uffici e locali accatastati come abitazioni e con un normale garage utilizzato per parcheggiare i mezzi. Ulteriore beffa per i disabili che non possono accedere per via delle scale considerato che nella palazzina non c’è l’ascensore.
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