FIUMICINO - Francesco Bellavista Caltagirone è agli arresti domiciliari. A scarcerare l’imprenditore, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul porticciolo turistico di Fiumicino avviata dalla procura della Repubblica di Civitavecchia, è stato il tribunale del Riesame, che di fatto ha accolto la richiesta degli avvocati difensori, i quali hanno puntato la loro richiesta principalmente sul fatto che l’uomo ha un’età molto avanzata, ma soprattutto soffre di una serie di patologie che sarebbero incompatibili con la detenzione in carcere. Su questi punti, peraltro, anche il sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice, titolare dell’indagine, ha fornito il suo parere favorevole. Anche questo indubbiamente ha pesato sulla decisione dei giudici del tribunale del riesane di revocare la misura cautelare in carcere, concenedo i domiciliari all’imprenditore. Nel dispositivo però, gli stessi giudici affermano che tutto l’impianto accusatorio messo in piedi dalla procura di Civitavecchia è costruito su elementi assolutamente fondati, affermando appunto che le motivazione della propria scelta è dovuta appunto alle condizioni di salute di Francesco Bellavista Caltagirone. La magistratura inquirente intanto prosegue nella sua delicata inchiesta, a questo punto soprattutto incentrata sul giro di ingenti somme di denaro che sarebbero finite anche in istituti di credito esteri, in particolare di paradisi fiscali. Rigettata invece la richiesta di dissequetsro del porticciolo, che dunque resta sottoposto ai sigilli imposti dall’ordinanza.
Caltagirone è ai domiciliari
La decisione del tribunale del riesame dovuta alle condizioni di salute dell'imprenditore. Rigettata la richiesta del dissequestro del porto
6 aprile, 2013 • 11:42