PHOTO
CIVITAVECCHIA – «Nessun superamento dei limiti di legge per il biossido di azoto, ma i dati ci dicono che la guardia non va abbassata». Il presidente dell’Osservatorio ambientale, Pietro Tidei, interviene sulle rilevazioni della qualità dell’aria, riportando numeri e tendenze che impongono attenzione. La normativa italiana fissa a 200 microgrammi per metro cubo il limite orario di NO₂, con un massimo di 18 sforamenti l’anno. «Da gennaio a oggi – spiega – non abbiamo registrato alcun superamento». Ma c’è un dato che fa riflettere: le medie settimanali più recenti sfiorano i 120 μg/m³ indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come soglia di attenzione. «Non è un illecito, ma è un segnale d’allarme. Serve monitoraggio costante e azioni preventive».
Negli ultimi anni le concentrazioni di picco mostrano una tendenza al rialzo. «È evidente una tendenza all'aumento delle concentrazioni di picco negli ultimi anni. Questo fenomeno – ha aggiunto Tidei - merita un'attenta valutazione delle sue cause. Le principali fonti di inquinamento da NO2 sono riconducibili ai processi di combustione, con il traffico autoveicolare e il traffico navale che giocano un ruolo preponderante, specialmente in aree urbane e portuali come la nostra».
Il tutto sarebbe aggravato, nei mesi estivi, da un fenomeno noto come smog fotochimico: le alte temperature e l'intensa luce solare tipiche del periodo estivo hanno un impatto significativo sulla concentrazione di NO2. Questo fenomeno non deriva da un aumento diretto delle emissioni, ma da complesse reazioni fotochimiche. Il biossido di azoto, infatti, può scindersi in ossigeno atomico (O) che si combina con l'ossigeno molecolare (O2) per formare ozono (O3). Questo processo è il cuore dello smog fotochimico, responsabile dei picchi di ozono durante il giorno e delle marcate variazioni delle concentrazioni di NO2 nell'arco delle 24 ore.
«Il monitoraggio continuo e l'analisi dettagliata dei dati sono essenziali per comprendere meglio le dinamiche dell'inquinamento atmosferico - ha concluso Tidei - solo attraverso una conoscenza approfondita possiamo supportare scelte politiche e ambientali mirate e efficaci, volte a tutelare la salute pubblica e a garantire un futuro più sostenibile per la nostra comunità».