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TOLFA - L'Università Agraria di Tolfa ha aperto i termini per la denuncia per l'annata agraria 2024 per l’immissione sui comparti dei pascoli sociali del bestiame di proprietà degli Utenti Allevatori. Dall'Ente collinare fanno sapere che: "La denuncia del bestiame da avviare al pascolo per l’anno 2024 è consentita nei soli pascoli previsti dall’Ente, ossia nel "Comparto 1" che comprende le località La Nocchia, Ara del Frassino e Campo Roscino; "Comparto 3" che comprende le località Valle Gioncosa, La Sconfitta, Il Termine, Monte Perazzeto; "Comparto 4" che comprende le località La Legarella, Trocione, Macchia della Montagna e "Comparto 5" (riservato agli equidi) che comprende l'area di Piantangeli e dei Comunali. La denuncia implica per l’Utente Allevatore l’assunzione di responsabilità per danni causati dal proprio bestiame ai sensi dell’art. 2052 del Codice Civile e quindi l’Università Agraria di Tolfa è manlevata da qualsiasi responsabilità circa i danni che gli animali immessi potrebbero cagionare ad altri animali, persone e cose.
La denuncia ed il successivo avvio al pascolo del bestiame dovrà avvenire a norma della Legge del primo agosto 2003, n. 200, del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 5 Maggio 2006, del “Regolamento di attuazione dell’art. 36 della legge regionale 28 ottobre 2002, n. 39”, e delle norme veterinarie e di polizia veterinaria dettate dal Ministero della Salute con ordinanza del 28 maggio 2015, pertanto, in allegato ai modelli forniti dall’Ente, deve comprendere tassativamente la documentazione". Per i bovini occorre il registro di stalla distinto con i soli capi denunciati sui pascoli sociali per ciascun comparto; copia del “Mod. 2/33” rilasciato dalla Azienda Sanitaria Locale in corso di validità cosicchè l’Ente possa controllare lo stato di indennità da patologie infettive e la consistenza del bestiame effettivamente pascolante. per gli equini e gli equidi è, invece, necessario il registro di stalla distinto con i soli capi denunciati sui pascoli sociali per ciascun comparto e la copia fotostatica del passaporto. Per tutti i capi, sia bovini che equini ed equidi è stabilito che tra essi non debbano esserci maschi sani di età superiore ad anni 1, non in regola con le normative sulla riproduzione. La denuncia va presentata all’ufficio protocollo dell’Università Agraria di Tolfa in orario di ufficio entro il 20 dicembre 2023. Non viene considerata omessa denuncia se la stessa sarà presentata nei sette giorni successivi alla scadenza fissata; in questo caso sarà applicata una sanzione che vedrà maggiorata del 10% la quota a capo deliberata dal Cda. "Dopo tale ulteriore termine le denunce non saranno più accettate ed il bestiame dovrà essere allontanato dai pascoli collettivi, pena denuncia di pascolo abusivo, e sarà perso il diritto alla certificazione di pascolo necessaria agli aiuti finanziari relativi a terreno e zootecnia - prosegue il presidente dell'Agraria di Olfa, Giulio Onori - resta ferma la responsabilità civile e penale nei confronti dei proprietari di bestiame che nonostante l’omessa denuncia continuano a pascolare il proprio bestiame sui pascoli collettivi". Il direttivo dell'Agraria comunica poi "che in caso di dichiarazioni mendaci rese e sottoscritte in presenza di Pubblico Ufficiale si incorre in responsabilità penali (D.P.R. 445/2000 Artt. 46 e 47)".
Si informano altresì gli Utenti Allevatori che eventuali capi di bestiame sprovvisti di riconoscimento devono essere comunicati all’atto della presentazione della denuncia e che bisogna provvedere quanto prima all’applicazione dell’identificativo. Dopo la chiusura dei termini previsti per la denuncia saranno effettuati controlli analitici e a campione sul territorio. I corrispettivi per la fida pascolo 2024 saranno deliberati dal cda in base alle esigenze di bilancio nel mese di maggio 2024. I certificati di immissione del bestiame sui pascoli sociali e di concessione dei terreni verranno rilasciati esclusivamente agli Utenti che siano in regola con i pagamenti dei ruoli.
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