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CERVETERI - Bene la riattivazione della linea 33 anche se «la cancellazione di un servizio essenziale» per il sindaco Elena Gubetti, «non sarebbe mai dovuta avvenire» e «si sarebbe potuta evitare ascoltando le istanze avanzate dal comune prima che entrasse in vigore questa incomprensibile modifica».
Mantiene il punto il primo cittadino etrusco riguardo la vicenda che per mesi ha creato non pochi disagi ai pendoalri della frazione di Valcanneto. Indice puntato ancora verso i colleghi ladispolani e la ditta che si occupa del trasporto pubblico privato integrato. Bene dunque il ripristino di 10 corse sulle 14 richieste ma non del tutto dato che la decisione arriva «dopo due mesi di gravissimi disagi per i nostri concittadini che si sonao trovati privati di un servizio indispensabile per raggiungere la stazione del treno di Palidoro, luoghi di lavoro e di studio».
«Sia chiaro - incalza ancora il primo cittadino - si tratta di un risultato importante anche se non rappresenta il ritorno alla normalità del servizio. Il pomeriggio infatti, stando agli orari pubblicati, è carente di orari, basti pensare che chi rientra da Roma nel tardo pomeriggio deve arrivare sino alla stazione di Ladispoli per poi tornare indietro a Valcanneto con la linea 23. Ripeto, è un primo importante passo, ma è una situazione nella quale i cittadini di Valcanneto e il comune di Cerveteri sono solamente vittime».
«Sicuramente oggi abbiamo raggiunto due obiettivi - conclude il sindaco etrusco - il primo, il più importante, è che i cittadini di Valcanneto avranno nuovamente a disposizione la linea 33, anche se non ancora a pieno regime come lo era prima, il secondo è che finalmente, il Comune capofila ha svolto correttamente il proprio lavoro ascoltando le nostre esigenze, quest’ultime espresse più volte sia con lettere ufficiali che in occasione dei tavoli di lavoro».
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