PHOTO
GALLESE - Nei giorni scorsi, a Gallese, si è tenuta una significativa riunione del Comitato per la Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Sutri-Fabrica di Roma-Orte (Ccfo). L'incontro, svolto in modalità mista (presenza e online), è stato diretto dal sindaco di Gallese Danilo Piersanti, dal presidente del consiglio comunale Marco Rossi e dal presidente del Ccfo Raimondo Chiricozzi. La numerosa partecipazione di associazioni di pendolari e di quelle interessate alla mobilità ha permesso un'analisi approfondita della situazione delle ferrovie della Tuscia e del nodo di Roma, sia dal punto di vista politico che tecnico. Chiricozzi ha sottolineato come molti interventi abbiano evidenziato il disastroso stato del servizio ferroviario in tutta Italia, rimarcando in particolare le difficoltà dei pendolari. È stata criticata la tendenza delle FS a privilegiare l'Alta Velocità a scapito del servizio locale, dando l'impressione di voler abbandonare la "cura del ferro". Questa politica, secondo i partecipanti, contribuisce all'aumento del pendolarismo su strada e alla "scellerata" politica che ha portato all'abbandono dei borghi, senza ottemperare alle vere esigenze del territorio e con gravi conseguenze ambientali. Le Criticità delle Ferrovie del Centro Italia e i Primi Segnali Positivi. La discussione, arricchita dalla presenza di qualificati ingegneri ferroviari, ha affrontato le dinamiche che generano le criticità delle ferrovie nella provincia di Viterbo e nel Centro Italia. È stata accolta con favore l'approvazione dell'emendamento al Decreto Infrastrutture, a prima firma del presidente della Commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli, che stanzia finanziamenti per la FL3 (ferrovia Roma-Capranica-Viterbo Porta Fiorentina). Nonostante l'amarezza per dover finanziare il riposizionamento di scambi arbitrariamente rimossi, si è espressa piena soddisfazione per questo "primo passo importante", che conferma la necessità di velocizzare la linea. Si è ribadita la richiesta del comitato di inserire nel contratto di servizio Regione Lazio FS la rimessa in opera di scambi a 60km/h. Sebbene il raddoppio della linea necessiti di ben altri fondi, questa è ritenuta una soluzione più realistica e funzionale. Per affrontare i problemi della mobilità ferroviaria nella Tuscia, è stata sottolineata la necessità di ulteriori finanziamenti che le popolazioni e i loro rappresentanti locali e regionali dovrebbero rivendicare. Da questa esigenza è nato il coordinamento di comitati e associazioni che si occupano di trasporto ferroviario nella provincia di Viterbo, con l'obiettivo di creare unanimità d'intenti e maggiore forza per rivendicare il diritto alla mobilità e allo sviluppo economico locale. La riunione ha discusso a lungo degli interventi tecnici da proporre alle istituzioni e ai responsabili delle ferrovie. Tra i partecipanti di rilievo che hanno approfondito le questioni: Andrea Ricci (presidente) e Gabriele Bariletti (vicepresidente) dell'Osservatorio regionale sui Trasporti, Maurizio Mazzoni, gli ingegneri ferroviari Massimo Montebello (dirigente CIFI), Sandro Cossetto, Alessandro D’Armini, e rappresentanti di Association Européen des Cheminots (Oreste Varrone, Luca Marcello, Gen. Mario Pietrangeli), Trasportiamo (David Nicodemi), e la consulente dell'assessore ai Trasporti della Regione Lazio Alessandra Casino. Presenti anche dirigenti del CCFO come Dario Mazzalupi, Roberto Lucherini, Aldo Filosa e Luciano Lalli. Si è deciso di approfondire gli interventi proposti in riunioni dedicate, per poi sottoporli al potere decisionale. Le iniziative future del Comitato includeranno seminari nei Comuni e una partecipazione attiva, espressa da Dario Mazzalupi, alla proposta di creare la capitale della Cultura 2028 a Tarquinia con il coinvolgimento dei comuni limitrofi.
Per la FL3, i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di risolvere il problema del passaggio a livello di Porta Fiorentina a Viterbo attraverso la realizzazione di un sottopasso per auto e pedoni. Questo permetterebbe un collegamento concreto tra le stazioni di Viterbo Porta Romana, Viterbo Porta Fiorentina (FS) e la stazione dell'ex Roma Nord. Riguardo quest'ultima, David Nicodemi ha evidenziato le positività dei lavori di adeguamento e modernizzazione in corso, mentre l'ing. Alessandro D’Armini ha sottolineato le esigenze ancora irrisolte per la sistemazione della linea. Grande importanza è stata attribuita da Ricci, Bariletti, Montebello e Cossetto al Nodo di Roma, con proposte concrete per snellirlo. Una soluzione chiave è la riapertura della Civitavecchia-Capranica-Sutri-Fabrica di Roma-Orte, soprannominata la "Ferrovia dei Due Mari". Questa riapertura è vista come il tratto ferroviario mancante per congiungersi alla linea Orte-Terni-Ancona, collegando il Porto di Civitavecchia e il Porto di Ancona, nonché l'Interporto di Civitavecchia e l'Interporto Centro Italia di Orte. Ciò favorirebbe la nascita del corridoio del Mediterraneo Barcellona-Civitavecchia-Orte-Terni-Ancona e il collegamento a Orte con il corridoio del Mediterraneo Ten T1 Berlino-Palermo. Infine, ricollegando le due stazioni di Fabrica di Roma, si creerebbe l'anello ferroviario "Circumcimina". Il Comitato ha ringraziato tutti i partecipanti e ha ribadito il suo impegno nel continuare la lotta per la sensibilizzazione sul diritto alla mobilità e per favorire lo sviluppo turistico ed economico del territorio della Tuscia e del Centro Italia attraverso nuove iniziative.
©RIPRODUZIONE RISERVATA