Auser Viterbo ha commemorato ieri l’altro l’eccidio nazista dell’8 giugno 1944.

La presidente, Rita Squarcetti, ha deposto una corona di fiori sulla lapide in piazza Gramsci a Viterbo ai piedi delle mura.

Hanno preso la parola il senatore Sergio Pollastrelli, Lina Delle Monache in rappresentanza della Provincia, il presidente Anpi Viterb,o Enrico Mezzetti. Bianca Piergentili della Rete Studenti Medi e Alessia Galati di Percorso- Sindacato Studentesco Unitus.

Erano presenti consiglieri del Comune di Viterbo, una nutrita rappresentanza studentesca degli Istituti Superiori, docenti, volontari di Enti del Terzo Settore, cittadine e cittadini.

La lapide ricorda la rappresaglia nazista contro inermi cittadini.

Proprio in quel luogo, l’8 giugno 1944, vennero trucidate tre persone.

Due erano uomini, cittadini viterbesi: Pollastrelli Giacomo e Telli Oreste. La terza era una donna, «una donna – recita la lapide – rimasta sconosciuta».

Nessuno ha mai saputo chi fosse, di lei è certo solo l’epilogo tragico, analogo a quello di migliaia di donne rimaste sconosciute.

Auser Viterbo, da sempre impegnata nella trasmissione della memoria e nella difesa dei valori di tolleranza, rispetto del diverso, solidarietà per i deboli, attenzione verso i più fragili, ogni anno dal 2015 commemora quel triste evento per ricordare tragedie spesso dimenticate ed a monito di tragedie attuali, per rendere vigili le coscienze contro pericoli di nuove barbarie favorite da grossolani quanto incolti tentativi di riscrittura della storia.