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TARQUINIA - Lungo le strade che conducono al Lido di Tarquinia e a Sant’Agostino (specie lungo via Ugo Neri) così come nei pressi dei due centri abitati, si moltiplicano i casi di abbandono indiscriminato di rifiuti. La denuncia è di Assolidi che richiama l’amministrazione comunale all’utilizzo di adeguate misure per contrastare il fenomeno.


«Rifiuti di ogni genere anche raccolti in sacchi di dimensioni varie vengono lasciati ai bordi delle vie principali o in zone appartate, spesso lontano dalla vista dei passanti, trasformando i luoghi in vere e proprie mini discariche. Si tratta di un fenomeno che, purtroppo, si sta cronicizzando e che risulta difficile da contrastare in modo efficace. Chi abbandona i rifiuti lo fa di nascosto, spesso approfittando delle ore notturne o di luoghi isolati, rendendo ardua ogni forma di controllo o sanzione tempestiva. Tuttavia, a nostro avviso, scoraggiare queste azioni è possibile intervenendo su due aspetti fondamentali della questione». «A nostro parere, - spiega Assolidi - si dovrebbe facilitare il conferimento corretto dei rifiuti. Non ci riferiamo soltanto la raccolta differenziata ordinaria, ma anche, e soprattutto, ai cosiddetti rifiuti “verdi” (come gli sfalci e le potature), agli “ingombranti” (mobili vecchi, elettrodomestici dismessi, biciclette rotte, ecc) e di quelli “tecnici” (residui di vernici, materiali edili provenienti da piccoli lavori domestici). Principalmente nei mesi primaverili ed estivi, quando le seconde case si riaprono e si lavora nei giardini, questo tipo di rifiuti si moltiplica. Negli anni passati, il servizio di raccolta con cassoni scarrabili, presidiati da personale, aveva dato ottimi risultati, sia in termini di partecipazione che di quantità di materiale correttamente smaltito. Eppure, nonostante le ripetute richieste di Assolidi, quel servizio non è mai stato riattivato. L’ eccezione alla attivazione del suddetto servizio, secondo la quale i cittadini abbiano a disposizione l’isola ecologica comunale non tiene conto delle reali difficoltà di molti cittadini in quanto non tutti dispongono di un mezzo adatto al trasporto dei rifiuti, e in molti casi entrano in gioco limiti fisici o connessi con l’età. Altra criticità particolarmente sentita è l’assenza, specie lungo i viali pricipali, di cestini destinati ai piccoli rifiuti quotidiani prodotti dai turisti giornalieri e dai passanti (bottigliette, fazzoletti, cartacce, ecc) che finiscono inevitabilmente a terra; inoltre quegli stessi cestini, peraltro, sarebbero essenziali anche per chi porta a passeggio il proprio cane».


Il secondo fronte su cui agire è legato ai disservizi strutturali del sistema di raccolta attualmente in vigore. «Le mini isole ecologiche (Mie) presentano gravi limiti - spiega Assolidi -: guasti tecnici frequenti e la ridotta capacità delle vasche di raccolta rende impossibile il conferimento, con il risultato che gli utenti (esasperati ma pur sempre colpevoli) finiscono per lasciare i rifiuti a terra. L’ottima decisione di riconfermare l’apertura dell’isola ecologica a lato di viale Porto Clementino ha alleggerito in modo considerevole le difficoltà degli utenti stanziali e dei turisti, ma la realtà oggettiva dimostra che, purtroppo, non ha risolto la questione. In conclusione, Assolidi si augura che l’amministrazione comunale intervenga con decisione per restituire pieno decoro ai centri abitati e al territorio; un impegno che equivale al prendersi doverosa cura dell’ambiente e quindi migliorare la qualità della vita di chi vi risiede stabilmente e ai turisti che scelgono Tarquinia per le loro vacanze o, semplicemente, per trascorrere una giornata sulle nostre spiagge e sul nostro mare bello e pulito».
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