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SANTA MARINELLA – L’alluvione che ha messo in ginocchio molte città romagnole, ha richiesto l’aiuto di tutte le protezioni civili italiane. Coordinate dal Ministero dell’Interno, molti mezzi delle associazioni di soccorso, sono andati in Romagna per portare il loro aiuto. Chiamati dal Dipartimento Nazionale e dalla Sala Operativa della Regione Lazio, l’altra notte, anche il Nucleo Sommozzatori della Protezione Civile di Santa Marinella, sono partiti dalla città tirrenica, muniti di equipaggiamento ed un gommone, per essere presenti nelle zone ad alta criticità. Capitanati dal presidente del Nucleo Sommozzatori Paolo Ballarini, una squadra di Santa Marinella, si è diretta verso Sant’Agata sul Santerno dove, nelle prime ore di ieri, l’argine ha ceduto. Acqua e fango hanno raggiunto il paese. Tracimazioni segnalate anche tra Bagnara di Romagna e Mordano e a Ca’ di Lugo. Esondazione del fiume Senio anche a Cotignola, mentre il Lamone ha rotto gli argini a Boncellino, nello stesso punto dove si era verificato il cedimento a inizio mese. Durante la giornata, sono stati diversi gli interventi che hanno visto come protagonisti i volontari del Nucleo Sommozzatori. Paolo Ballarini, coadiuvato dal soccorso acquatico dei Vigili del Fuoco e da un elicottero dell’esercito e uno dei pompieri, ha portato nella terraferma dieci persone che erano rimaste intrappolate nei piani alti delle loro abitazioni, completamente invase dall’acqua. Il Nucleo Sommozzatori, dopo aver atteso che la situazione tornasse alla normalità, ieri sera è tornato a Santa Marinella, mentre venerdì, molto probabilmente, partirà una squadra della Protezione Civile, per collaborare alla rimozione del fango e dei detriti presso le abitazioni e le strade.
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