ALLUMIERE - «Dopo lunghe ed estenuanti ‘‘battaglie’’ iniziate circa tre anni fa, lo scorso 14 dicembre con il parere positivo della Regione Lazio è terminato con esito positivo l’iter burocratico per la realizzazione di una Azienda Faunistico Venatoria su terreni della nostra Università Agraria di Allumiere». A darne l’annuncio è il vice presidnete dell’Agraria allumierasca, Antonio Pasquini, il quale spiega anche che artefice di questo progetto è la giunta dell’Agraria e che si sono avvalsi del supporto di un comitato locale di cacciatori e della stessa amministrazione comunale. «Finalmente si può iniziare a programmare lo sport della caccia in maniera seria rispettosa e soprattutto organizzata nei confronti dell’ambiente - continua il vice presidnete Pasquini - infatti, la realizzazione di questa Azienda renderà controllata l’immissione degli animali e soprattutto la stessa attività venatoria esercitata dai cacciatori sarà programmata ed organizzata, in quanto, soltanto gli iscritti-autorizzati la potranno svolgere, evitando così lo ‘‘scorrazzamento’’ di quelle persone che tutto fanno tranne lo sport venatorio». La erigenda azienda venatoria si estenderò per 1410 ha in località Bandita Grande sui terreni della Università Agraria di Allumiere il cui indirizzo faunistico è rivolto alle seguenti specie: faggiano, cinghiale, lepre ed eventualmente in una fase successiva, capriolo da programmazione. «Sulla base dei dati rilevati - prosegue Pasquini - intendiamo attuare i programmi di mantenimento e reintroduzione del faggiano, della lepre italica, del cinghiale e del capriolo: al momento questa specie è completamente estinta all’interno dell’area della Riserva, si ritiene possibile e auspicabile l’eventuale partecipazione a un progetto di reinserimento elaborato in collaborazione con enti provinciali, regionali o nazionali. Per quanto riguarda invece le specie considerate ‘‘nocive’’, quale la volpe e la cornacchia grigia, sono previsti interventi di monitoraggio e controllo. Qualora le popolazioni stimate di queste specie dovessero risultare tali da compromettere lo sviluppo e la riproduzione delle specie determinanti l’indirizzo faunistico dell’Azienda, saranno programmati interventi di controllo da concordare con gli Enti preposti». La prossima settimana si terrà il primo tavolo operativo di lavoro che dovrà occuparsi di organizzare la struttura amministrativa della A.F.V. e i primi interventi diretti da realizzare che, successivamente, saranno organizzati di anno in anno. (Rom. Mos.)