ACQUAPENDENTE - Le Olimpiadi della Salute della Asl Viterbo arrivano ad Acquapendente. Giovedì (6 novembre) appuntamento al Museo Naturalistico del Fiore (casale Giardino – Riserva Naturale Monte Rufeno) per una giornata dedicata all’informazione e a tante esperienze tra la natura con i bambini della scuola primaria di Acquapendente. Il Gruppo di “docenti” formato dal direttore del Museo Gianluca Forti e da una delegazione Guardiaparco dell’area protetta terrà una breve lezione in aula ed una osservazione all’arnia didattica accompagnata da attività all’aria aperta. «Promosso dalla Asl di Viterbo - sottolinea la dottoressa Anna Castrucci - il progetto è una iniziativa di promozione della salute e della prevenzione, incentrata in particolare sui danni causati dalla plastica». L’evento aquesiano rientra in una sorta di campagna informativa rivolta principalmente agli studenti. S parte da una base-risultati importante anno 2024 nei plessi di Capodimonte ed Acquapendente: studenti e docenti sensibili sulle tematiche legate ai rischi della plastica per la salute, l’ambiente e gli animali; attenzione a tutto quanto prevede la Campagna a livello nazionale; tutti molto attenti e coinvolti; attenzione nel promuovere e prevenire. «Il messaggio che invieremo - aggiunge Castrucci - è ben preciso: la salute delle persone, degli animali e delle piante è fortemente condizionata dalla salute dell’ambiente. Il costante aumento delle malattie cronico-degenerative e il diffondersi delle malattie infettive confermano, infatti, la strettissima correlazione tra salute umana e le alterazioni ambientali provocate dalle attività dell’uomo e rafforzano il concetto di sindemia che considera, come determinanti di salute, le interazioni biologiche, ambientali, sociali ed economiche della popolazione e le politiche sanitarie che la coinvolgono, e quello di salute planetaria. Interessanti approfondimenti ce le fornisce il commissario straordinario Egisto Bianconi. Nel sottolineare che i frammenti più piccoli definiti microplastiche e neoplastiche penetrano negli organismi degli animali e delle persone soprattutto con gli alimenti che consumiamo, con l’acqua e le bevande in bottiglia di plastica, per contatto con tessuti sintetici, con giocattoli in plastica, con cosmetici, determinando danni alla salute ha dato il placet a questo progetto che tra l’altro si propone di sensibilizzare e di educare le nuove generazioni sulla tematica dell’inquinamento di plastica, attraverso attività ludico ricreative all’aperto, con l’obiettivo di promuovere comportamenti responsabili e consapevoli», conclude.

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