LADISPOLI - Sarebbero dovuti essere presenti prima ad “Aspettando la Sagra” poi alla Sagra del carciofo con uno stand loro dedicato dove poter esporre i loro striscioni e soprattutto i motivi della loro protesta. Assenti gli agricoltori del presidio di Torrimpietra alla tre giorni dedicata a “Re carciofo”.
IL FATTO
Nei mesi scorsi il comparto che dal 5 febbraio staziona con i suoi trattori a Torrimpietra, sulla statale Aurelia, aveva incontrato l’amministrazione comunale ladispolana. Ed era stata proprio quest’ultima, con il sindaco in testa, ad estendere loro l’invito di prendere parte alla sagra del carciofo per poter illustrare alle migliaia di visitatori i motivi alla base della loro protesta. Un invito che gli agricoltori avevano accettato di buon cuore. Ma a quanto pare qualcosa è andato storto. Di loro non c’è nessuna traccia. A far cadere nel vuoto la loro presenza la decisione che sarebbe stata presa dagli amministratori di affidare loro uno stand un po’ più decentrato rispetto a quanto stabilito in precedenza (si parlava di una postazione proprio nel cuore della manifestazione).
PORRO: «L’INGRESSO NORD DELLA SAGRA UNICO SPAZIO IDONEO ALLE LORO ESIGENZE»
«In un primo colloquio informale con loro (gli agricoltori, ndr) avevamo pensato di allestire un’area all’interno dei giardini dove avevamo in mente di realizzare un padiglione per eventi anche di show cooking. Iniziativa che però non siamo riusciti a portare avanti. Da qui l’impossibilità di ospitarli all’interno dei giardini dove non sono previste dunque attività e l’idea di spostarli in un’altra area». A spiegare la posizione del Comune è l’assessore al Turismo Marco Porro. «Non si trattava di un semplice stand, ma gli agricoltori ci avevano spiegato che avrebbero anche cucinato», ha aggiunto Porro, «dunque quell’area (quella all’incrocio tra via Ancona e via Flavia, ndr) era la più adatta ad ospitarli» considerando anche il fatto che lì sono presenti «espositori locali». Offerta che però gli agricoltori avrebbero rifiutato perché «preferivano una collocazione più centrale, in piazza».
IL PRESIDIO
E a proposito della protesta, con le belle giornate di sole, la terra pronta al raccolto e alla semina, gli agricoltori sono tornati nei campi, a lavoro. Da qui la necessità di essere sempre meno presenti al presidio di Torrimpietra dove però continuano a riunirsi per fare il punto della situazione, aggiornarsi sugli sviluppi sia a livello nazionale che europeo e programmare le prossime iniziative da mettere in campo per continuare a far sentire la loro voce e ottenere quello che da anni chiedono: il giusto prezzo per i loro prodotti.

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