CIVITAVECCHIA - Torna libero Daniele De Paolis. Il Tribunale del Riesame infatti ha accolto la richiesta della difesa del presidente dell'Agraria rappresentata dall'avvocato Lorenzo Mereu, annullando la misura di arresti domiciliari disposta dal tribunale di Civitavecchia a seguito dell'inchiesta che ha coinvolto l'ente.

«Siamo molto soddisfatti della decisione del Riesame che, come gli addetti ai lavori sanno - ha commentato il legale - è un tribunale molto rigoroso che notoriamente riforma una percentuale molto bassa dei provvedimenti impugnati. Aspettiamo di leggere le motivazioni che verranno depositate tra 45 giorni per ogni altra opportuna valutazione».

L’arresto, l’8 marzo scorso, era arrivato al culmine di una attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Gentile. Secondo l’accusa il presidente dell’ente deve rispondere di peculato, abuso d’ufficio e falso. L’indagine sarebbe nata dalla denuncia presentata da un ex dipendente dell’ente. In base ai riscontri delle Fiamme Gialle, De Paolis avrebbe speso soldi dell’Agraria per motivi personali, presentando delle ricevute false per giustificare i prelievi fatti dai sportelli bancomat per un importo complessivo contestato di circa 5mila euro. Lo stesso presidente De Paolis è chiamato a rispondere anche di abuso d’ufficio - insieme agli altri due membri dell’esecutivo dell’ente - per la spinosa vicenda relativa agli usi civici e nello specifico alle certificazioni che l’ente civitavecchiese ha rilasciato ad alcuni cittadini che ne hanno fatto richiesta, circa la presenza o meno di gravami sui terreni di loro proprietà. Per i due componenti dell’organo di amministrazione inoltre, le indagini della Gdf si sarebbero concentrate anche sulla regolarità della compravendita di alcuni capi di bestiame. Su questi ultimi due aspetti, ossia la vicenda dell’acquisto di alcuni capi di bestiame e una delle certificazioni sugli usi civici, che riguardavano De Paolis e i due componenti dell’esecutivo dell’ente, il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza del gip.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA – Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono effettuate indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

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