ALLUMIERE - Dolore e sgomento ad Allumiere per la morte del buonissimo Alfonso Stampigioni, un uomo.eccezionale che ha fatto del servizio, del calcio, della famiglia la sua vita. Alfonso per tutti era Zi Alfò ed era il beniamino di tantissimi bambini e ragazzi. Lui buono, sempre sorridente, simpatico, attento agli altri era nato il 16 febbraio del 1949; fino alla pensione ha lavorato con grande impegno nel reparto del laboratorio analisi dell'ospedale di Civitavecchiaved era sempre pronto ad aiutare tutti. Un altro pezzo importante della storia e della vita di Allumiere se ne è andato. Zi Alfò lascia la sua eccezionale moglie Lena che, durante tutto il periodo della malattia, lo aveva accudito con amore e ha lasciato le sue amate figlie Meri e Marina e i suoi adorati nipoti Mirko e Damiano.

Zi Alfò era un uomo eccezionale che ha sempre servito il paese aiutando, ascoltando e crescendo generazioni di bambini e ragazzi in Oratorio. Quasi tutti hanno imparato a dare i primi calci dallo Zi Alfò. Prestava servizio di volontariato in oratorio e lo faceva sempre con passione e attenzione per i bambini e i ragazzi. Insegnava a giocare a calcio, ma aveva l'occhio attento per vedere chi era in difficoltà così lo.avvicinava e cercava di aiutarlo.

Ha avuto occhi, orecchie, gambe e braccia per i baby calciatori. Solo la malattia lo ha portato via dell'oratorio.

Se ne è andato in silenzio lasciando tanto dolore nei famigliari e in quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Tutto il paese si stringe intorno ai famigliari di Alfonso Stampigioni. Il sindaco Luigi Landi e l'amministrazione comunale sono vicini alla famiglia e piangono la morte di questo grande uomo.

Fortissimo il dolore per uno dei suoi ragazzi, Maurizio Profumo, che piange la svomparsa di Zi Alfò e che scrive: "Per me, ma penso per tutti, ad Allumiere è una giornata di lutto. Descrivere la vita di Alfonso sarebbe lunghissima e piena di aneddoti, ma a me fa piacere sottolineare tutto il suo impegno messo dentro l'Oratorio. Nel suo volontariato era preciso e non ha mai preso una lira; a livello umano con le famiglie e bambini di scuola calcio è stato incomiabile. Anche io ne facevo parte e vedevo la passione che metteva: era sempre il primo ad aprire e l'ultimo ad andare via. Dagli anni 70/80 ha allenato una miriade di bambini ragazzi compreso me, fino ad arrivare ad allenare anche gli Amatori: con lui vincemmo il campionato. Non ha voluto lasciare mai il suo Oratorio fino a tre anni fa, quando la malattia non gli ha dato scampo. E' stato un uomo eccezionale, sempre puntuale, serio con gli impegni e, sopratutto, umile e non amava chi si vantava. Aveva una bellissima famiglia con la moglie Lena che lo ha assistito fino all'ultimo; le sue due figlie femmine Meri e Marina e i due nipoti maschi Mirko e Damiano lo hanno adorato. Lui era casa e Oratorio e da quando non è potuto andare più all' Oratorio si è spento lentamente. Parliamo di persone che ha dato tanto al paese, tantissimo. Io sono in Sicilia e stanotte non sono riuscito a dormire pensando che non honfatto in tempi a salutarlo e nemmeno a venire al funerale: sono davvero addolorato anche se si sapeva che era arrivata la sua fine. Alfonso merita davvero una statua davanti all'oratorio".

L’Usd Allumiere si stringe attorno alla famiglia Stampigioni per la scomparsa di Alfonso. L'Usd Allumiere in onore di Alfonso scrive: "Generazioni su generazioni sono passate sotto i suoi insegnamenti; il calcio e il volontariato erano la sua vita. Tutti quelli che sono cresciuti coi suoi insegnamenti gli sono per sempre grati. Riposa in pace.

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