CIVITAVECCHIA - Che piaccia o no, il Comune di Santa Marinella deve pagare per quell’acqua prelevata dal nuovo Mignone.

È il verdetto del Comune di Civitavecchia che rispedisce al mittente la risposta dell’assessore alle Finanze santamarinellese Venanzio Bianchi «impropria e inadeguata». Secondo quanto dichiarato infatti nei giorni scorsi dal sindaco della città portuale Pietro Tidei Santa Marinella fa parte del consorzio Medio Tirreno insieme a Civitavecchia e Tarquinia. Ma a causa dell’assenza della bretella idrica che dal Medio Tirreno, il comune santamarinellese si rifornisce d’acqua prelevandola direttamente dal Mignone.

«L’amministrazione - spiegano da palazzo del Pincio in una nota - fa presente che la somma di 2 milioni e 400 mila euro che il Comune di Santa Marinella deve a Civitavecchia per l’acquedotto Medio Tirreno è ‘‘certamente dovuta’’. Il debito infatti è già stato determinato dalla procedura giudiziaria in corso che porta al pignoramento di 600 mila euro, procedura che è ormai giunta alla fase dell’esecuzione. Della stessa natura sono anche i restanti 1 milione e 800 mila euro. Il fatto dunque - risponde secca l’amministrazione civitavecchiese - non ammette né polemiche né distinguo». Un’amministrazione, quella di Civitavecchia, che si dice consapevole «dell’ammontare di questo debito che la vicina cittadina è oggi chiamata ad onorare al più presto per la sua partecipazione al Medio Tirreno». E che si rende conto «che risulterà difficilissimo per il comune di Santa Marinella spiegare perché i cittadini dovranno pagare 100 euro a testa per un ente per altro messo in liquidazione da 5 anni. Ma, come è facile immaginare - proseguono da piazzale Guglielmotti - questa Amministrazione, di recente insediata, è la più sorpresa dai ritardi fino ad oggi registrati nella mancata chiusura di questo ente. Ritardi dei quali è qui a chiedere conto proprio all’attuale Giunta del comune di Santa Marinella a cui va, come ovvio, la diretta e maggiore responsabilità di quanto accade». E per concludere, i vertici del Pincio vogliono sottolineare che «gli atti attraverso i quali si è arrivati proprio al pignoramento sono stati firmati dal rappresentante indicato dal Comune di Santa Marinella in seno al Consorzio Medio Tirreno, oggi commissario liquidatore».

So.Be.