ALLUMIERE - Ad Allumiere sale la protesta per il taglio di un salice piangente. Giovedì gli operai muniti di gru e sega elettrica in località "Le Terre", in via Aldo Moro all'altezza del numero civico 12, su decisione dell'ufficio tecnico del comune di Allumiere, hanno tagliato un salice piangente di 28 anni tra le proteste di alcuni residenti.

Alcuni cittadini sono andati a dare le loro rimostranze all'ufficio tecnico.

Sul caso sono intervenuti anche alcuni ambientalisti.

"Da ogni parte, giustamente, si cerca di adoperarsi per il bene del pianeta, con campagne di sensibilizzazione centrate sul rispetto dell'ambiente in genere, sulla ricerca di sostenibilità energetica, sulla salvaguardia del verde in tutte le sue forme.

Però sulle ridenti colline dei Monti della Tolfa, nello storico borgo di Allumiere, si è palesemente andati controcorrente e chiedendovi un po' di pazienza nel leggere ciò che segue, scoprirete mestamente le motivazioni - spiega Antonio Marino Chartered Meteorologist (CMet) - c'era una volta, in località "Le Terre", in via Aldo Moro all'altezza del numero civico 12, un meraviglioso salice, piantato in zona da circa 28 anni. Fu messo a dimora che era un giovane alberello, negli anni è rigogliosamente cresciuto, divenendo più che bello e soprattutto utile all'ambiente in genere.

Negli ultimi anni è stato oggetto di contestazione, oserei dire di odio, perché ritenuto, cadente, prossimo al marcire da dentro, quindi pericoloso, perché sarebbe potuto cadere e provocare danni a persone e cose. Ma i fatti effettivamente non stavano così, l'albero era robusto, saldamente radicato, godeva di salute più che ottima, non avrebbe rappresentato alcun pericolo in nessun modo.

Ciò è stato verificato anche quando, circa un anno fa, degli esperti del settore sono intervenuti per provvedere alla potatura dell'albero, in quella occasione hanno constatato l'ottimo stato in cui versava il salice, facendo presente che non era affatto da abbattere, ne in quella occasione, ne per gli anni successivi. L'unico "fastidio" che poteva arrecare l'albero, era quello di aver limitato la vista del panorama a chi abitava ai piani medio-alti del caseggiato posteriormente posto ad esso, ma eseguendo una pianificata potatura si poteva porre rimedio". Stando alle dichiarazioni di Antonio Marino e di altri residenti "improvvisamente giovedì 10 ottobre scorso si è presentata una ditta privata che, in men che non si dica, ha provveduto al totale abbattimento del maestoso ed assolutamente incolpevole salice".

Antonio Marino poi spiega: "Ho scritto improvvisamente, in merito all'operato della ditta che ha proceduto ad abbattere l'albero, perché si sono palesate alcune discrasie. Non c'era alcuna delimitazione dell'area oggetto dei lavori di taglio albero, atta a metterla in sicurezza; interpellate le autorità competenti della locale amministrazione comunale, al loro dire, nessuno era a conoscenza di questa opera di abbattimento, ma in questi giorni, è stato fermamente garantito, si farà chiarezza sull'intera vicenda. A prescindere da quello che si farà o meno, sinceramente non ci interessa affatto o quasi, considerato che il danno è stato bello che fatto, l'albero nella sua maestosità non c'è più. Gli alberi sono vita e abbattendo uno senza motivo alcuno é come se si fosse compiuto un omicidio. Sicuramente poteva essere potato, ma ucciso deliberatamente no, chiunque abbia avuto a che fare con questa triste vicenda, dovrebbe solo rammaricarsi per ciò che ha fatto, direttamente o indirettamente sia stato coinvolto. Il mio pensiero più grande, e non è falsa retorica ciò che scrivo, va all'albero, al Salice che ora è più piangente che mai".

L'albero era stato piantato da uno dei residenti 28 anni fa: "il salice è cresciuto - spiegano alcuni residenti - ma chi l'aveva piantumato non c'è più, quindi per tutti era il segno vivente tangibile di quel marito, papà e vicino di casa che è prematuramente scomparso; per i suoi figli il salice era il legame con il papà. Questa pianta è stata esportata dalla Cina nel nostro continente nel 1692 ed è legata alla simbologia della immortalità. Il salice quindi aveva anche un valore sentimentale per i figli ma anche per molti di noi residenti".

Sul piede di guerra alcuni ambientalisti che non hanno proprio digerito questo taglio del salice: "Non riusciamo a capire cosa sia accaduto - scrivono gli ambientalisti - non è legale tagliare un albero senza porre avvisi. Se era pericoloso perché non c'era la delimitazione dell'area? Se l'albero doveva essere tagliato perché l'area non è stata messa in sicurezza precedentemente? Come si può arbitrariamente decidere di tagliare un albero e prendersi la responsabilità di privare il paese di una fonte d'ombra e di ossigeno? Siamo nel 2024 in piena crisi ambientale e i comuni invece di implementare il verde tagliano alberi sani. Prima di procedere con il taglio degli alberi, questi devono essere curati. Gli alberi sono fondamentali per il nostro ecosistema e sono essenziali per la vita e per l’ambiente in cui si vive; sono un valore importante e necessario all’interno delle nostre città e paesi. È importantissimo prendersene cura, proteggerli e favorire la loro proliferazione. Troppo spesso si dimentica che gli alberi sono in grado di modificare l’ambiente in cui viviamo. Migliorano la qualità dell’aria e mitigano il clima. Numerosi sono i benefici effetti benefici che essi producono nell’ambiente circostante: dalla riduzione del deflusso delle acque piovane, all’ospitalità donata agli animali; dall’effetto raffreddamento delle isole di calore che si sviluppano nelle città per la copertura del suolo, all’assorbimento delle precipitazioni. Il tutto, con conseguente protezione garantita alle persone, alle auto e agli edifici. Gli alberi influenzano, inoltre, la velocità e la direzione del vento. Svolgono, pertanto, un’importante funzione nel paesaggio antropizzato dei nostri giorni, sia in città, sia nelle periferie urbane. La loro altezza, forza e resistenza, li rendono simili alle cattedrali. Grazie alla loro longevità, sono spesso considerati dei monumenti viventi da preservare e conservare. Oggi gli alberi sono maltrattati, capitozzati, tagliati. L'abbattimento del salice ad Allumiere è stato uno scempio ambientale perpetrato sul patrimonio arboreo del paese. Chi ha deciso il taglio dell'albero deve spiegarne i motivi".

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