Commercianti del centro storico in pressing sull’amministrazione comunale. Un grido di aiuto che, soprattutto negli ultimi tempi, riecheggia senza soluzione di continuità e che si fa ancora più forte ora che si sta per entrare nel periodo delle festività natalizie. Tradizionalmente quello in cui le persone sono più disponibili a spendere rispetto al resto dell’anno. Questo Natale però arrivare in centro città, a causa dei molti cantieri aperti e dei provvedimenti adottati dal Comune per lo svolgimento di numerose iniziative, potrebbe essere un po’ più difficoltoso.

Un timore che i commercianti del centro storico mettono nero su bianco in una lettera aperta indirizzata alla sindaca Chiara Frontini e all'intera giunta e nella quale esprimono tutta la loro preoccupazione per lo stato di abbandono in cui versa il centro storico. Una situazione che si ripercuote anche sulle realtà commerciali con il rischio, purtroppo concreto, di vedere sempre più serrande abbassate per cessata attività o per trasferimento in zone commercialmente più attrattive.

“Chi scrive - si legge nella missiva - è un gruppo di commercianti di varie vie del centro storico, operatori che svolgono la loro attività lavorativa in questa parte della città e che con le proprie vetrine hanno da sempre contribuito a renderla viva, attrattiva e pulsante. Oggi la situazione, e questo purtroppo è sotto gli occhi di tutti, non è più sostenibile”.

“Mai a memoria d’uomo il nostro centro storico, quello che da sempre è stato salotto della città, dove giovani, famiglie, amici e turisti si riversavano non solo per acquistare ma anche per incontrarsi, ha versato in condizioni tali di abbandono, e questo ci addolora e ci preoccupa enormemente poiché ciò non fa altro che aggravare una situazione già fortemente compromessa dal punto di vista commerciale, come testimoniano le tantissime serrande abbassate di colleghi che hanno chiuso le loro attività o che per sopravvivere si sono dovuti trasferire all'esterno impoverendo di fatto il centro stesso”.

“Noi che oggi scriviamo questa lettera - sottolineano - vogliamo invece mettercela tutta per rimanere. Per non vanificare sacrifici e investimenti fatti negli anni che oggi poco valgono se non per la passione e il cuore che sempre ci abbiamo messo”.

Evidenziando che “sta per arrivare il periodo più bello, magico ma anche più importante dell’anno per chi vive di commercio”, rimarcano di apprendere “con terrore di provvedimenti che chiunque svolge il nostro lavoro sa perfettamente che influiranno fortemente in maniera negativa sull’afflusso delle persone in Centro, vista anche ormai la vastità dell’offerta commerciale in svariate zone periferiche della città, e di conseguenza sulle vendite natalizie, vendite senza le quali altre serrande si abbasseranno inevitabilmente dal prossimo mese di gennaio”.

Chiedono quindi al Comune “collaborazione, un segno concreto e reale di apprezzamento per la testardaggine che abbiamo nel non voler “mollare” il Centro, ma anche provvedimenti che non siano sempre così limitanti per le nostre attività da sembrare a tratti vessatori”. E come segno concreto chiedono “«che possa essere ripensato il provvedimento di chiusura di Porta Faul che allo stato di fatto, e con l'altra direttrice fondamentale di via Marconi a senso ridotto e chiusa almeno per metà della giornata, sarebbe deleterio per chi desidera raggiungere i parcheggi del Centro storico in maniera agevole”. Le richieste degli operatori commerciali riguardano anche l’ubicazione degli eventi e una fruibilità agevolata delle aree di sosta.

“Chiediamo altresì che eventuali iniziative a piazza del Comune siano effettuate all'interno degli spazi delimitati dalle fioriere in modo di consentire l’arrivo al parcheggio del Sacrario tramite l’accesso da Porta Romana, fondamentale per coloro che vengono da altre zone della città senza doverne costeggiare tutte le mura anche in considerazione di una circolazione già fortemente congestionata dai tanti cantieri aperti contemporaneamente”. Infine “per incentivare i viterbesi e chi viene dalla provincia a tornare a frequentare il centro” i negozianti chiedono all’amministrazione di prevedere “la fruibilità gratuita del parcheggio del Sacrario nel periodo natalizio, o in alternativa almeno nei fine settimana”. E in tema di posti auto, gli operatori ampliano il discorso anche al resto dell’anno chiedendo anche di “prevedere la gratuità futura e continuativa per l'utilizzo delle prima ora di parcheggio, nonché il frazionamento del costo orario. Sarebbe di certo un provvedimento teso ad incentivare sia gli avventori ma anche chi utilizza il parcheggio del Sacrario quotidianamente”.

I commercianti concludono auspicando che la sindaca e l’amministrazione comprendano “davvero l’importanza di questo appello” e anche “che una città può uscire da una fase nera e tornare a crescere solo se si rispettano le esigenze di ognuno” perché - è il monito di chiusura della lettera - “nemmeno la cura migliore sarà stata buona se, per sconfiggere la malattia, abbiamo però nel frattempo perso il malato”