PHOTO
Cambio di rotta dell’amministrazione comunale che “rivede” l’iter procedurale che porterà ad approvare la proposta di concessione per la gestione dei servizi cimiteriali a soggetti esterni. Una marcia indietro rispetto alla delibera d’indirizzo con cui ad agosto la giunta si era espressa a favore dell’esternalizzazione dei servizi. Atto contestato dal Pd e su cui il capogruppo Alvaro Ricci, ritenendolo “illegittimo”, aveva presentato un’interrogazione in consiglio rimasta senza risposta. Ieri in seconda commissione l’assessore Stefano Floris ha illustrato la “nuova” proposta come «una variazione al documento unico di programmazione» in cui è stata inserita la concessione a terzi dei servizi cimiteriali. Un affidamento a carattere biennale «da 1,5 milioni l’anno, per un totale di 3 milioni di euro» in attesa della successiva predisposizione del bando di gara della durata di tre anni. Ricci si è dichiarato «parzialmente soddisfatto di questa nuova delibera» anche se non ha mancato di rimarcare il fatto che si sia aspettato tre mesi per portarla in discussione. E annotando di «trovare incongruenti le due delibere», ha chiesto di capire a cosa sia servito aver presentato quella di agosto. L’assessore ha replicato che quella «era una delibera d’indirizzo per informare i dirigenti della volontà dell’esecutivo di concedere la gestione dei servizi cimiteriali a terzi».
Risposta che non ha soddisfatto Ricci che è tornato a rimarcare come «il consiglio non può approvare una delibera d’indirizzo della giunta. Voi avete proceduto all’inverso. Gli atti di indirizzo si possono fare dopo la deliberazione da parte del consiglio comunale, non il contrario». Così ieri, con il passaggio in seconda commissione, è stato ripristinato il giusto percorso amministrativo. La proposta è passata al vaglio della commissione, che l’ha approvata con il voto favorevole della maggioranza e il no dell'opposizione, e successivamente sarà oggetto di discussione nella prossima seduta che vedrà riunito il parlamentino di Palazzo dei Priori. Il tema potrebbe essere inserito come ordine del giorno aggiuntivo già nell’assise convocata per giovedì 27 novembre. In commissione il Pd non si è espresso, riservandosi di votare il testo in consiglio e anticipando che in tale occasione ha intenzione di «scendere nei particolari» e chiedere ulteriori chiarimenti sulla questione. Via libera poi, con il no della minoranza e l’astensione del Pd, alla proposta di variazione per l’annualità 2025 al Dup (documento unico programmazione) 2025-2027 relativa all’investimento di 189mila euro, fondi Pnrr, riferito all’abilitazione al cloud per le amministrazioni pubbliche locali.



