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Via libera della seconda commissione consiliare all’assestamento di bilancio che martedì prossimo, 29 luglio approderà in consiglio comunale.
Assestamento che prevede un pacchetto di misure per 190 mila euro a sostegno del commercio di prossimità e un incentivo alla fruizione del centro storico.
Nello specifico l’amministrazione comunale ha stanziato 50 mila euro per la redazione del piano urbanistico commerciale, 60mila per la copertura degli sgravi Tari previsti per chi apre attività e viene a vivere in centro storico, 80 mila per l’acquisto di ore di parcheggio da destinare, gratuitamente, ai clienti delle attività commerciali situate all’interno delle mura cittadine.
Quest’ultima iniziativa prevede l’acquisto da parte del Comune di uno stock di ore di sosta presso i parcheggi in struttura e a raso del centro storico. Il “monte ore” sarà distribuito ai commercianti affinché, a loro volta, possano ridistribuirlo ai clienti che faranno acquisti all'interno degli stessi negozi nel cuore cittadino.
«Un pacchetto di misure importanti – ha commentato la sindaca Chiara Frontini - messe in campo dall’amministrazione che continua a lavorare sulla pianificazione, e, al contempo, dà risposte immediate con sgravi fiscali e contributi parcheggio. Un impegno del nostro programma di governo che rispettiamo e che mira a rafforzare la vitalità economica e sociale del centro storico, sostenendo le attività locali e innescando un meccanismo economico virtuoso, di moltiplicazione. È un segnale tangibile della nostra volontà di valorizzare il commercio tradizionale e rendere più competitive le attività ubicate nel cuore della nostra città».
Le modalità operative di distribuzione saranno rese note nei prossimi giorni.
Per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e il dipartimento centro storico si tratta dell’ennesimo colpo di teatro.
«Ci giunge ora notizia che il tanto atteso provvedimento sull'ora gratuita nei parcheggi del centro storico sarà riservato esclusivamente a chi effettuerà acquisti - dicono - Nemmeno il tempo di essere lieti per quello che poteva sembrare un primo timido passo nella giusta direzione - quella di favorire l’accessibilità al centro e la sua rinascita commerciale e sociale - che già scopriamo l’ennesimo colpo di teatro di un’amministrazione che continua a confondere la promozione del territorio con la logica dello sconto condizionato. Un provvedimento che, ancora una volta, serve più da cartolina pubblicitaria che da reale misura di rilancio: qualcosa da scrivere sulla carta, da comunicare con enfasi, ma che nella sostanza si rivela pressoché inutile. Un piccolo contentino, pensato più per placare momentaneamente la categoria che oggi più di tutte sta soffrendo - quella dei commercianti - che per offrire soluzioni strutturali e risposte concrete. Così facendo, il provvedimento viene svuotato di senso».
Il gruppo consiliare FdI osserva che «la funzione originaria e più utile dell’ora gratuita non era quella di “premiare chi spende”, ma di incentivare il ritorno di cittadini e visitatori nel cuore della città, riattivando un circolo virtuoso fatto di frequentazione, vivibilità e, di conseguenza, anche di acquisti.
“A rendere ancora più discutibile questa scelta - prosegue la nota FdI - è il fatto c h e arrivi da un'amministrazione che si è sempre definita “civica”, per stessa ammissione della sindaca, ma che con questa misura crea un evidente squilibrio sociale: si introduce di fatto una discriminazione tra cittadini, dividendo tra chi può permettersi di spendere e chi no.
Un messaggio sbagliato, pericoloso, e profondamente incoerente con l’idea stessa di una città aperta e inclusiva. Un centro storico torna a vivere se viene reso attrattivo, accessibile, accogliente. Non con una misura a metà, non con una logica da promozione commerciale. Serve una visione più ampia e coraggiosa.
Come Fratelli d’Italia - ricordano avevamo avanzato la proposta di un’ora e mezza gratuita per tutti, proprio per rieducare alla frequentazione del centro, senza vincoli e senza selezioni.
Era un’idea semplice, concreta, facilmente attuabile, anche in forma sperimentale. Ed era stata formalizzata con un ordine del giorno depositato in consiglio comunale.
Oggi, invece, ci troviamo di fronte a un provvedimento che non risponde né all'urgenza di aiutare le attività commerciali, né alla necessità di riportare vita nei nostri spazi urbani più belli e più fragili. Un’occasione sprecata, l'ennesima. Il centro storico ha bisogno di politiche strutturali, non di messaggi a effetto. E ha bisogno, soprattutto, di coerenza e visione”.