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CIVITAVECCHIA – Tanti anni fa, ormai, il suo arrivo nella zona. Pochi vestiti addosso, ma un sorriso per tutti. Si incontrava spesso all’uscita dell’autostrada, sull’Aurelia sud, non sempre in sicurezza a dire il vero. Un passaggio, un altro ancora, un saluto da lontano con la mano, e pian piano anche i volontari della comunità di Sant’Egidio sono riusciti ad avvicinarsi a quello che, per Civitavecchia, era Teo.
«Ti abbiamo incontrato nel lontano 2013, nell'aiuola sotto l'ingresso del casello di Civitavecchia Sud da dove salutavi tutti quelli che passavano e per questo molti ti conoscevano e magari si divertivano a ricambiarti il saluto. Non era stato semplice avvicinarti – raccontano oggi dalla comunità – perché non davi molta confidenza, lo sanno bene i volontari di Sant'Egidio; quante sere a cercarti per darti qualcosa da mangiare e riuscire a parlarti per conoscere magari solo il tuo nome. Da quelle notti ad oggi di strada insieme ne abbiamo fatta tanta, non solo abbiamo scoperto il tuo nome , che non era Teo, bensì Doru, ma abbiamo conosciuto un'anima speciale, che ci ha colmato del suo amore». Teo, non senza difficoltà, ha accettato quindi di entrare in una convivenza di Sant'Egidio: niente più barba e capelli lunghi, ma lo stesso sorriso di sempre. Oggi i volontari si commuovono ricordando le volte in cui Teo li chiamava “famiglia” ringraziandoli, tra le lacrime, per quanto aveva ricevuto. Poi una malattia che l’ha portato via venerdì scorso. «Dopo la tua dipartita, anche questa in silenzio quasi per non disturbare, il nostro cuore piange – scrivono dalla Comunità di Sant’Egidio - caro nostro amico Teo, ci vediamo per darti l'ultimo saluto su questa terra, con la certezza di incontrarci di nuovo e, perché no, cantare ancora una volta insieme la canzone che ti piaceva tanto, Io Vagabondo dei Nomadi, dove, alla frase "...soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto Dio..." che cantando facevi tua, piangevi».
I funerali si terranno questo pomeriggio alle 16 in Cattedrale; sarà celebrata la Messa ecumenica cattolica ed ortodossa da don Cono e Padre Alexandru Dimulescu.