Quale sarà il futuro che l’amministrazione Frontini intende disegnare per piazza della Trinità?

E’ la domanda che da giorni si pongono residenti, titolari di attività commerciali e i frati agostiniani preoccupati dalle notizie che circolano sulla pedonalizzazione dell'area e conseguente eliminazione dei posti auto.

Sul quesito si è incardinato il confronto con il Comune, rappresentato dalla sindaca Chiara Frontini e dagli assessori Emanuele Aronne e Stefano Floris, che si è tenuto martedì sera presso la sala Mendel del convento.

Don Giuseppe, parroco della chiesa della Trinità, ha salutato gli amministratori e le persone presenti dichiarando che «l’incontro è nato dalla necessità del vicinato di confrontarsi con l’amministrazione. Siamo consapevoli - ha proseguito - che il rifacimento della piazza porterà bellezza e armonia, ma il fascino non deve distoglierci dai vincoli messi sulla piazza che potrebbero ripercuotersi sulla vita del quartiere e della parrocchia. Qualsiasi delibera sulla viabilità della piazza deve tener conto della voce dei residenti, delle attività commerciali, dei parrocchiani e delle persone più deboli cui va garantito un accesso facilitato. Siamo qui per capire gli orientamenti del Comune sulla Trinità».

Considerare la voce della comunità, un assist per la sindaca che infatti vi si aggancia immediatamente affermando: «La partecipazione e l’ascolto sono parte del metodo per costruire l’idea di città». Per l’inquilina di Palazzo dei Priori «San Faustino è un quartiere target per l’amministrazione dove promuovere iniziative integrandole con la sicurezza. Per mettere l’accento su spazi del centro rimasti ai margini della programmazione». Ed esorta: «Per cambiare qualche sforzo in più lo dobbiamo fare tutti e ci vuole tempo. Ma su San Faustino sono previsti interventi importanti». E’ l’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne a dettagliare sulle sorti della piazza e non solo. Che inizia spiegando da dove si è partiti. «Prima più che una piazza avevamo un parcheggio asfaltato, con 40 posti, alberi messi alla rinfusa e la facciata della chiesa nascosta. Oggi invece la facciata la vediamo in una quinta prospettica sottolineata da cinque cipressi».

La piazza disegnata dal Comune prevede poi «l’arredo urbano, dei punti luci e l’illuminazione a terra per spettacolarizzare la piazza».

Per quanto riguarda i posti auto - la questione più “calda” - Aronne afferma che saranno realizzati «38-42 nuovi stalli dedicati esclusivamente ai residenti. Non sulla piazza ma nelle immediate vicinanze». Inoltre con un finanziamento di 1,5 milioni si creerà un passaggio pedonale che collegherà il Sacrario con la Trinità, passando davanti all’ex Onmi. E in merito al problema sicurezza nel percorrere a piedi quel tratto di strada, soprattutto la sera ma non solo, l’assessore replica: «La prossima settimana partirà un progetto per nuove telecamere, a riconoscimento facciale, che copriranno il Sacrario».

Risposta che però non tranquillizza più di tanto gli abitanti, che ben conoscono il livello di degrado della zona. Aronne poi cita gli interventi per «complessivi 5,5 milioni di euro» per il quartiere di San Faustino e sottolinea che l’amministrazione Frontini «in 10 mesi ha messo a terra lavori per 16,5 milioni di euro».

Anticipa poi di stare lavorando a «un Piano traffico che Viterbo non ha mai avuto, con l’idea anche di mega rotonde urbane».

Bene i progetti ma un cittadino richiama l’attenzione sul fatto che, al di là della bellezza di piazza della Trinità, «bisogna trovare un equilibrio tra parcheggi e le attività commerciali che altrimenti rischiano di chiudere». E don Giuseppe, improvvisatosi urbanista con tanto di misure e disegno, avanza una proposta: «Lateralmente sulla piazza, lunga 45 metri, si potrebbero recuperare 20 posti auto». Aronne, pur esternando perplessità, assicura che comunque studierà tale ipotesi.

L’incontro poi “dilaga”, le persone presenti iniziano a elencare problematiche individuali. Chiara Frontini, dando prova di seguire personalmente le «oltre 3600 segnalazioni giunte dai cittadini», cita a memoria vari problemi con gli indirizzi e i nomi delle persone che li hanno segnalati, rimarcando che «abbiamo 400 chilometri quadrati di territorio comunale su cui intervenire. Ci vuole tempo».

Tanto che Francesca Sanna, consigliera di opposizione del Pd, interviene con una riflessione: «Bene il confronto, ma dobbiamo fare tutti un passo indietro. Se ognuno pensa solo al suo problema non se ne esce. Bisogna capire quali sono le priorità, le esigenze di tutta la città. Non pretendendo che tutto venga risolto immediatamente».