CIVITAVECCHIA - L’intenzione di passare dal gettone di presenza agli emolumenti mensili per i consiglieri comunali, a quanto pare è diventata realtà, almeno per ciò che riguarda la commissione Affari Istituzionali, che questa mattina ha approvato all’unanimità la proposta fatta dall’esponente di Insieme per il Partito Democratico, Sandro De Paolis. L’iniziativa, già tempo fa presentata all’organo di indirizzo, dopo un parere di legittimità espresso dal segretario generale del comune, Luigi Annibali, è tornata tra i banchi dell’aula Calamatta per essere nuovamente discussa dai sette amministratori competenti. Così sono state apportate, dietro mandato della massima assise cittadina, le modifiche all’articolo 43 del regolamento consiliare, al quale verranno aggiunti gli articoli 43 bis, ter, quater, quinquies e sexies, che prevedranno la facoltà per le singole commissioni di riunirsi autonomamente anche in assenza di specifici atti del consiglio comunale e di procedere a valutazioni ed azioni di indirizzo e controllo, esulanti dal vincolo costituito proprio dall’assise. Le innovazioni però vanno oltre. E’ stato disposto l’adeguamento degli emolumenti per gli amministratori, passando la gettone di presenza legato all’attività istituzionale dei consiglieri, all’indennità mensile di 800 euro lordi, soggetta a detrazioni in caso di assenze dagli impegni istituzionali. «Un adeguamento ai parametri di legge spiegano alcuni consiglieri - che comunque rimane al di sotto di un terzo rispetto al compenso percepito dal sindaco». Alcune modifiche hanno anche riguardato il discusso punto 3 dell’articolo 11 dello statuto: è stata inserita la possibilità di sfiducia al presidente del consiglio comunale, che a questo punto potrebbe avvenire seguendo le stesse modalità previste per l’elezione. Ora l’ultima parola spetta al consiglio comunale, che dovrebbe riunirsi entro quindici giorni.