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Ex scuderie Sallupara, si riparla di completamento. Il complesso, distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e abbandonato per anni, era stato oggetto all'epoca di Marini sindaco dell’avvio di un progetto di recupero e riqualificazione grazie all’importante contributo economico della Fondazione Carivit.
Negli anni dell’amministrazione Michelini alcuni interventi erano stati eseguiti ma per proseguire i lavori occorrevano altre risorse, almeno un milione di euro. I soldi non si trovarono e da circa sei anni la parte di opere già realizzate è esposta all’inclemenza del passare del tempo e delle condizioni atmosferiche.
Di ultimazione del progetto si è continuato a parlare ma la volontà di portarlo a compimento si è sempre scontrata con la dura realtà della mancanza di risorse adeguate.
Ora però sembra arrivata l’occasione giusta per le ex scuderie papali, se non di tornare ai fasti settecenteschi quantomeno di recuperare la dignità di edificio che può essere utilizzato dalla comunità. Grazie ai 2,5 milioni di fondi del Giubileo l’amministrazione Frontini ha dato il via libera al progetto esecutivo, atto che precede l'avvio del cantiere.
Il progetto approvato prevede, oltre al completamento degli interventi sulle ex scuderie papali, anche i lavori di restauro della cinta muraria circostante e di riqualificazione delle aree adiacenti.
Come specificato nella delibera di giunta “l'intervento è finalizzato a rendere agibile e fruibile al pubblico la struttura delle ex scuderie papali attraverso il completamento del primo piano e la realizzazione del collegamento verticale, al consolidamento e recupero del tratto di mura civiche interessate dall'intervento e alla riqualificazione di piazza Sallupara”. All'epoca di Marini, nelle primissime fasi propedeutiche all'avvio dei lavori, nella piazza erano stati ammassati le macerie e i detriti dell’immobile per procedere a una bonifica per timore che fossero presenti residuati bellici. Quale sarà il futuro utilizzo di Sallupara negli intenti dell'amministrazione Frontini non è dato sapere. I precedenti esecutivi avevano avanzato varie ipotesi: dal centro culturale al mercato coperto.
L'unica certezza al momento è che grazie ai fondi stanziati per l’evento giubilare, Viterbo avrà in dote una serie di opere che resteranno sul territorio. Ipotizzare però che possano essere completate in tempo per accogliere turisti e pellegrini per l’anno santo richiede una enorme dose di ottimismo. Insomma, più un pio desiderio che una concreta possibilità