LADISPOLI - Il tribunale regionale del Lazio respinge l’istanza presentata dalla società Piazza Grande srl in merito al piano integrato del campo sportivo.



La decisione è stata presa in data 19 dicembre.



Il Tar ha sottolineato che «non sussistono i presupposti per la concessione della tutela cautelare mediante sospensione degli atti impugnati, avuto anche riguardo al fatto che al momento non appare comprovata l’avvenuta presentazione di una regolare garanzia fideiussoria».



Ma la vicenda non sarebbe chiusa in quanto il Tar ha chiesto tutta la documentazione sull’istruttoria che ha portato alla revoca delle autorizzazioni a costruire.



Non si avrò, a questo punto, una risposta definitiva prima dell’ 8 maggio 2018, data in cui è stata fissata un’udienza pubblica per discutere nel merito della vicenda.



Sarà quella la data che decreterà il tramonto o meno del piano integrato.



Il tribunale regionale del Lazio ha inoltre ordinato al Comune di Ladispoli «di eseguire l’incombente istruttorio di cui in motivazione entro e non oltre il termine di 30 (trenta) giorni dalla comunicazione (o notificazione, se anteriore) della presente ordinanza».



Intanto lo scorso novembre dal comune è arrivato lo stop definitivo al Ppi.



Dopo i due provvedimenti di sospensione dei permessi a costruire concessi dal comune nel 2017, ora ad essere bloccato, per meglio dire revocato, è un atto ancora a monte.



Si tratta della determina dirigenziale 1039 del 16/06/2016 con la quale il dirigente Passerini, che risulta tra gli indagati per questa vicenda, partendo dalla mancata risposta della regione approvava definitivamente il piano.