CIVITAVECCHIA - Qualche volta anche i casi ‘‘made in Civitavecchia’’ trovano spazio tra le sentenze della Corte di Cassazione. Come nel caso di un ausiliario del traffico, per il quale non è stato riconosciuto il limite delle strisce blu quando si tratta di multare gli automobilisti indisciplinati. La Cassazione, con sentenza 22676/2009, ha infatti accolto il ricorso del Comune di Civitavecchia contro un’automobilista che, avendo parcheggiato in divieto di sosta, è stato multato da un ausiliario del traffico. Il Giudice di pace in primo grado aveva annullato la contravvenzione, sostenendo che la zona non rientrava nel capitolato per la gestione dei parcheggi municipali ed era fuori dalle strisce blu. Ora le cose sono cambiate: riconosciuta al verbalizzante la qualifica di dipendente comunale con attribuzioni di ausiliario del traffico, la Corte di Cassazione ha dichiarato valida la contravvenzione, rifacendosi alla legge 127/97 in base alla quale i Comuni, con un provvedimento del Sindaco, possono attribuire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sostai sia a dipendenti comunali che a dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, questi ultimi però limitatamente alle aree previste per i parcheggi. In sostanza, se il verbalizzante non fosse stato un dipendente comunale, la sanzione non avrebbe trovato applicazione.
Regolari le multe degli ausiliari del traffico
2 novembre, 2011 • 14:08